Catania, 30 dicembre 2022 – Sono passati quattro anni dal sisma di Santo Stefano che ha privato famiglie della propria casa e comunità delle proprie chiese. Cosentini è stata una di queste: desiderosa di “rialzare subito la testa”, attraverso i fondi stanziati dalla CEI, è ritornata nella propria chiesa lo scorso maggio. Nonostante il disagio provocato dal sisma, la comunità “Maria SS. del Rosario” non ha perso il desiderio di riunirsi e lavorare in sinergia, riscoprendosi famiglia radunata attorno all’unica mensa dell’Eucarestia.
Quest’anno i giovani della parrocchia sono tornati ad allestire come da tradizione il presepe ottocentesco nel presbiterio della chiesa (durante il periodo di inagibilità dei locali era stato momentaneamente approntato nelle feste natalizie in una struttura adiacente alla piazza). Oggi, si può dire, che è tornato al suo posto originale.
Il presepe di Cosentini a grandezza naturale si sviluppa con la nascita della parrocchia alla fine del XIX secolo: il gruppo della Sacra Famiglia venne da subito ampliato da numerose figure in cera e legno, seguendo il modello del presepe settecentesco di Acireale. La distruzione provocata dal terremoto del 1914 privò il presepe di numerose figure che vennero sostituite con volti e mani in cartapesta. Attualmente il presepe di Cosentini conta di una dozzina di figure, tra le quali spiccano i volti noti alla tradizione locale: u zu Innaru e la Susannedda, ma anche Giuanneddu da rutta, che la tradizione ricorda come il Battista che si reca alla grotta per omaggiare il cugino Gesù con gli agrumi della zona.
Don Andrea Sciacca, parroco, dichiara: “Questo presepe, che mostra ancora i segni dei terremoti del 1914 e del 2018, è per la comunità di Cosentini segno di una storia ciclica, che molto spesso colpisce lasciando le tracce e continua a dare forza ad una comunità che mostra sempre il desiderio di rinascere”.
PROGRAMMA VISITE – INGRESSO LIBERO
Dopo l’inaugurazione avvenuta alla Vigilia di Natale, il presepe sarà possibile visitarlo da venerdì 30 dicembre a domenica 1 gennaio dalle ore 16.00 alle ore 20.30; venerdì 6 gennaio e domenica 8 gennaio dalle ore 10.oo alle ore 12.00 e dalle ore 16.00 alle ore 20.30