Acireale, 8 gennaio 2022 – I dati messi a disposizione dall’ASP evidenziano una diffusione del contagio estremamente significativa nel comune di Acireale.
Una diffusione che non era mai stata registrata nel passato. I soggetti oggi positivi sono 1.126 e negli ultimi giorni il numero di chi si ammala, i nuovi positivi, è cresciuto al ritmo di circa 150 al giorno. I nuovi positivi nell’ultima settimana sono stati 1027.
Ad Aprile 2021 siamo passati in zona rossa con un valore di 134, la soglia per Acireale, con la vecchia normativa, era di 129. Oggi questo valore è superato di 9 volte.
L’unico aspetto confortante che si rileva dai dati è che non sembra necessaria l’ospedalizzazione per i contagiati, solo 6 su 1.126.
Da inizio pandemia sono 5.400 gli acesi colpiti dal virus, abbiamo superato il 10% della popolazione. E dai dati che fornisce l’ASP sono 11 i soggetti colpiti 2 volte dal virus.
Questi dati sono per difetto sia per gli asintomatici che sfuggono alla individuazione sia per le enormi difficoltà che oggi sta vivendo il tracciamento.
Ancora più alto è il rischio di contagio nelle fasce più giovani della popolazione. In questo momento sono positivi 207 soggetti, il 3,52% della popolazione nella fascia di età fra i 10 ed i 20 anni.
Questa situazione rende estremamente sconsigliabile la riapertura della scuola in presenza lunedì 10. Il decreto ministeriale prevedeva prima della riapertura la consegna delle maschere ffp2 e soprattutto uno screening per il rientro in sicurezza. Assieme al commissario Liberti che ringrazio per l’enorme disponibilità abbiamo dedicato per oggi dalle 14 alle 23 l’hub tamponale del Tupparello alle scuole. Invito tutti ad utilizzarlo, ma anche questo strumento insufficiente. Solo la popolazione scolastica acese è composta da oltre 9.000 soggetti, i tamponi che possono essere effettuati sono circa 1.000 quindi la copertura è insufficiente.
La stessa situazione c’è in tutta la Sicilia. Attendiamo nelle prossime ore un provvedimento da parte del governo regionale. Altrimenti saremo costretti ad intervenire come sindaci. Non c’è nessuna paura da parte dei sindaci ad intervenire, siamo abituati ad assumerci tutte le responsabilità che ci competono, in questo caso ci sono disposizioni precise che limitano la possibilità di emettere ordinanze di chiusura delle scuole causa Covid solo nelle zone arancioni e rosse. Ma chiaramente l’ingarbugliata situazione burocratica in cui ci troviamo non può fare correre inutili rischi ai nostri figli.
Vi terrò aggiornati su come si interverrà per garantire la sicurezza dei nostri ragazzi.