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Le dosi di vaccino iniettate sono 46.506 in Italia, secondo l’ultimo aggiornamento sul sito del commissario all’emergenza, risalente alle 13.36. Andamento lento dunque, dal momento che ieri sera il precedente report parlava di 45.667 dosi iniettate. Complice probabilmente il periodo festivo, quelle utilizzate sono appena il 10% del totale delle dosi disponibili, che ammontano a 469.950, consegnate all’Italia dalla Pfizer in più tranche, dal 30 dicembre al primo gennaio. Molto indietro rispetto alla tabella di marcia, come segnala la fondazione Einaudi secondo cui “per vaccinare solo il 50% degli italiani in 10 mesi occorrono circa 60 milioni di inoculazioni (30X2)”, e quindi “bisogna procedere alla media di 200.000 vaccinazioni al giorno”.
In termini assoluti la regione che ha vaccinato di più a oggi è il Lazio, 9.526 dosi iniettate (il 20,8% della disponibilità), seguita dal Veneto (6.041, 15,5%) e dal Piemonte (6.024, 14,7%). Mentre rispetto alle dosi disponibili, chi fa meglio è la provincia di Trento, che con 1.730 vaccinati ha già utilizzato il 34,8% delle dosi consegnate. Molto indietro la Lombardia, che ha ricevuto 80.595 dosi e ne ha utilizzate solo 2.171, il 2,7%. Il dato peggiore è quello di Abruzzo e Molise, che hanno utilizzato l‘1,7% delle dosi, seguiti dalla Sardegna con 1,9%.
Delle dosi utilizzate, 40.499 sono state iniettate a operatori sanitari, 2.193 a personale non sanitario e 3.338 ad ospiti delle strutture residenziali.