Covid – Superata la soglia di allerta per le intensive in sette Regioni

11 dicembre 2021 – In ventiquattro ore 20.497 nuovi contagi e 118 vittime per Covid-19. Sono i numeri più alti registrati finora in questa quarta ondata epidemica, mentre gli indicatori continuano a peggiorare: l’incidenza ha toccato quota 176 casi per 100mila abitanti, l’indice di trasmissibilità è stabile a 1,18 e le terapie intensive sono in sofferenza in un numero crescente di Regioni.

Il quadro epidemiologico in Italia si aggrava, sia pure in ritardo rispetto ad altri Paesi europei e anche la Calabria passa da lunedì in zona gialla, dopo il Friuli Venezia Giulia e l’Alto Adige, mentre il governatore ligure Giovanni Toti dichiara di “non illudersi sulla possibilità di restare in zona bianca per il periodo natalizio”.

I dati giornalieri del bollettino del ministero della Salute segnano dunque un record negativo che da tempo non si registrava: nel nostro Paese non si toccavano infatti i ventimila contagi dal 3 aprile scorso, quando si registrarono 21.261 positivi.

Il tasso di positività è al 2,86%, in calo rispetto al 4% di ieri. Sono invece 816 i pazienti in terapia intensiva, cinque in più rispetto a ieri, ed i ricoverati nei reparti ordinari sono 6.483 (+150 in un giorno).

Su base settimanale, il monitoraggio della Cabina di regia non restituisce una fotografia migliore. Aumentano infatti i ricoveri, con il tasso nazionale di occupazione in terapia intensiva che arriva all’8,5% ed il tasso di occupazione in aree mediche che sale al 10,6%. Sette Regioni hanno superato la soglia di allerta del 10% per i posti letto occupati in rianimazione per Covid e tutta l’Italia – tranne il Molise – si classifica a rischio moderato, con 5 regioni che hanno però un’alta probabilità di passare a rischio alto (sono Abruzzo, Emilia Romagna, Liguria, Marche e Veneto).

Per quanto riguarda invece i morti, che oggi sono stati 118, bisogna risalire al 28 maggio, quando furono registrati 126 decessi.

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By Redazione

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