Sono scattate da oggi le nuove ‘colorazioni’ per tre regioni, Emilia Romagna, Campania e Molise, passate da gialle ad arancioni soprattutto per la diffusione delle varianti del covid. Nella nuova mappa del Paese non è prevista alcuna fascia rossa, ma Umbria e Provincia di Bolzano hanno già predisposto zone rosse a livello regionale. Da oggi dunque in queste tre regioni, come in tutte quelle arancioni, non ci si potra’ spostare al di fuori dal proprio comune (tranne particolari esigenze e con l’autocertificazione) mentre ristoranti, bar, trattorie, pizzerie, gelaterie e pasticcerie dovranno restare chiusi chiusi salvo per asporto e consegna a domicilio: vietato consumare cibi e bevande all’interno. Supermercati e negozi al dettaglio di generi alimentari, librerie, cartolerie, tabacchi, ferramenta, negozi di abbigliamento per adulti e bambini, di informatica, articoli per la casa, l’igiene e il giardinaggio sono aperti sia in zona gialla che arancione. Aperti anche saloni di parrucchiere, barbiere e centri estetici.
Pressing dei governatori
I cambi di colore arrivano mentre i governatori chiedono al governo Draghi “un cambio di passo” su Covid e vaccinazioni, a partire da un ripensamento del sistema della fasce per regione, e auspicano una diga ai contagi, ma anche misure che tengano conto dell’oggettiva realtà dei casi sul territorio e delle sofferenze economiche. Per il presidente della conferenza della Regioni, Stefano Bonaccini, “è necessario che i provvedimenti restrittivi regionali siano adottati con l’intesa del ministro della Salute”. L’altra richiesta è che “per i provvedimenti che introducono restrizioni particolari per singoli territori si attivino anche contestualmente gli indennizzi per le categorie coinvolte”.
Divide l’idea di un’Italia tutta in arancione
Sulla possibilità avanzata venerdì da Bonaccini di una Italia tutta in arancione, appoggiata da Toscana, Campania e Lombardia. è arrivata la frenata del vicepresidente della Conferenza, Giovanni Toti: “Il Paese si aspetta di ripartire”, ha sottolineato auspicando detto una zona gialla nazionale con eventuali zone arancioni o rosse su base comunale o provinciale.
La nuova mappa delle regioni
In fascia arancione ci sono ora Abruzzo, Liguria, Provincia autonoma di Bolzano, Provincia autonoma di Trento, Toscana, Umbria, Campania, Emilia Romagna e Molise. In fascia gialla: Basilicata, Calabria, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Puglia, Sardegna, Sicilia, Valle Aosta e Veneto. Nessuna regione in fascia bianca, dopo che ci era andata vicina la Valle d’Aosta. La decisione è stata presa sulla base dei dati arrivati all’Iss. Per il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, in questa fase epidemica serve “grande prudenza, e un rafforzamento e intensificazione delle misure, anche con provvedimenti restrittivi mirati come stanno già facendo alcune Regioni”.
Attesa petr il Cdm
Lunedì mattina, alle 9,30, si riunisce il Cdm presieduto da Draghi proprio per discutere delle restrizioni anti-Covid. Una delle prime decisioni che dovrà prendere il governo sarà quella sullo stop della mobilità tra Regioni col decreto che scade il 25 febbraio: l’intenzione, visti i dati, è quella di prorogare il blocco almeno fino la 5 marzo quando scade il dpcm attuale che norma le misure anti Covid.