La diga crollata a Orsk, nella zona russa degli Urali, ha ceduto a causa di ritardi nella manutenzione. Lo ha fatto sapere l’ufficio del procuratore regionale che sta indagando sul crollo, che ha provocato l’allagamento di un centro abitato, l’evacuazione di migliaia di persone dalle loro case e anche due vittime, secondo quanto riferisce Ria Novosti. “La diga è crollata il 5 aprile 2024,perché le misure volte a mantenere in buono stato tecnico le sue attrezzature idrotecniche non sono state prese in tempo”, ha detto la procura.
La struttura era stata messa in funzione nel 2010. “Le filiali dell’Autorità statale di supervisione tecnica hanno identificato in precedenza le violazioni nella manutenzione della diga e sono state inviate note all’autorità competente in merito”, ha detto l’ufficio del procuratore.
In particolare, proprio nel mese scorso la procura ha inviato al primo vicesindaco di Orsk “un avvertimento sull’inammissibilità della violazione della legge sulla protezione della popolazione e dei territori dalle situazioni di emergenza naturali e provocate dall’uomo”. Due giorni fa nella regione di Orenburg era stato dichiarato lo stato di emergenza a causa del peggioramento della situazione delle inondazioni, sono state dislocate in totale 495 strutture di alloggio temporanee con una capacita’ di oltre 82.300 persone.