La prima sezione della corte d’appello di Catania ha Inflitto quindici condanne riformando una parte delle sentenze a carico degli imputati coinvolti nell’operazione antidroga denominata Aretusa. I giudici hanno condannato Lorenzo Giarratana alla pena di 3 anni e tre mesi di reclusione oltre al pagamento di 30 mila euro di multa; Luigi Urso a 14 anni, in continuazione con altre precedenti sentenze; Gianfranco Urso a 16 anni e 50 mila euro di multa con la remissione in libertà per la cessazione dei termini della custodia cautelare; Salvatore Catania a 10 anni di reclusione e 40mila euro di multa; Francesco Satornino a 6 anni e 10 mesi; Lorenzo Vasile (che torna libero per cessazione dei termini della custodia cautelare) e Francesco Calì a 13 anni; Massimiliano Midolo a 7 anni e 11 mesi; Salvatore Quattrocchi a 2 anni e 1600 euro di multa; Angelica Midolo a 8 mesi e 800 euro di multa.
La corte d’appello ha confermato le condanne nei confronti di Andrea Romano e Andrea Abdoush a 2 anni e 4 mesi (scontati per il secondo); di Christian Terranova a 7 anni e 2 mesi; di Salvatore Sinone a 3 anni; di Sebastiano Ricupero a 2 anni e 3 mesi.
L’operazione Aretusa è scattata il 20 aprile 2017, al culmine di un’attività investigativa attorno alle attività illecite del clan “Bottaro-Attanasio”, che per gli inquirenti manteneva il controllo di una rilevante parte del traffico di stupefacenti in diverse piazze di spaccio della città. Lo stupefacente veniva acquistato a Catania (attraverso appartenenti al “clan Cappello”), nella zona di Adrano o nel palermitano, per poi essere immesso nel mercato aretuseo.