Cronaca – Pachino, scomparsa Nastasi: la difesa dell’imputato dice no alle intercettazioni

Cronaca – La difesa di Raffaele “Rabbiele” Forestiere, il 42enne pachinese, imputato per la scomparsa del 35enne Emanuele Nastasi, avvenuta il 4 gennaio 2015, ha eccepito l’inutilizzabilità delle intercettazioni eseguite dai carabinieri nell’ambito delle indagini. L’eccezione è stata sollevata dall’avvocato Enrico Trantino che insieme con l’avvocato Luigi Caruso Verso, difende l’imputato. La corte d’assise si è riservata sull’istanza della difesa, che sarà sciolta in occasione della prossima udienza, fissata per il 19 marzo.

Questo il fatto più importante emerso alla prima udienza del processo a carico di Forestiere, che deve rispondere di omicidio, occultamento di cadavere e distruzione dell’auto della vittima. E’ stato il pm Gaetano Bono a svolgere la relazione introduttiva, illustrando i motivi che lo hanno convinto a ricorrere al giudizio immediato.

L’arresto di Forestieri è avvenuto il 4 giugno dello scorso anno ad opera dei carabinieri della Compagnia di Noto, su ordinanza di custodia cautelare, emessa dallo stesso giudice per le indagini preliminari. Di quell’omicidio avrebbe dovuto risponderne anche il nipote dell’imputato, Paolo Forestiere, che è stato, però, ucciso il 28 marzo 2015 in un agguato, avvenuto davanti a un ristorante di Portopalo.

La vicenda ricostruita dai carabinieri risale a sei anni addietro. All’epoca dei fatti era stata rinvenuta in contrada Camporeale, nelle campagne del comune di Pachino, l’autovettura di Nastasi, una Fiat Panda di colore azzurro, che qualcuno aveva dato alle fiamme. Del proprietario, però, nessuna traccia. Due anni fa, i sopralluoghi effettuati dai carabinieri in diverse località del territorio pachinese, hanno fatto emergere nuovi elementi ritenuti di interesse investigativo fino a che il caso non è stato riaperto dalla Procura aretusea.

Per gli inquirenti, Nastasi avrebbe pagato al prezzo della vita un debito di appena 80 euro per la fornitura di eroina, acquistata circa una settimana prima della sua scomparsa. La vittima ritenne quella partita di qualità scadente e di quantità inferiore e per questo motivo avrebbe avanzato rimostranze ai venditori, che non la presero bene

6 Marzo 2021

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By Redazione

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