“Quattro anni senza Renzo. E il silenzio continua”. Questo il messaggio, telegrafico e laconico, con cui Lucia Di Franco, la mamma del diciassettenne Renzo Formosa, lo studente morto a seguito di un incidente stradale ha voluto ricordare un giorno per lei e la sua famiglia triste. Era la mattina del 22 aprile 2017 quando Renzo, in sella allo scooter, stava transitando per via Bartolomeo Cannizzo, quando è stato travolto e ucciso dalla Fiat Panda che procedeva in senso inverso.
Quattro anni dopo papà Giulio e mamma Lucia invocano piena giustizia sul caso del loro figliolo e hanno affidato, al legale di fiducia, mandato di ricorrere in appello per il riconoscimento di ulteriori responsabilità che, a loro dire, non sono emerse a sufficienza durante il processo che si è celebrato con il rito abbreviato e che ha visto la condanna dell’imputato alla pena di 4 anni per omicidio stradale.
“Al dolore per la perdita di nostro figlio – hannop scritto di recente i genitori di Renzo – si aggiunge la rabbia per quelle che ci sembrano delle gravissime ingiustizie, del tutto immotivate, e che, purtroppo, sia la Procura, sia il giudice per le udienze preliminari hanno ritenuto non essere tali, sostenendo che i Vigili avessero una mera facoltà e non un obbligo di effettuare tutti gli accertamenti, nonostante lo scenario disastroso che si presentò ai loro occhi sul luogo dell’incidente”.