L’associazione Astrea, nata in memoria Stefano Biondo, caso eclatante di malasanità, fondata a difesa dei soggetti psichici con fragilità varie, esprime il cordoglio alla famiglia della vittima. “Ciò che non riusciamo a spiegarci – è scritto in una nota diffusa alla stampa – è come sia potuto accadere in un reparto di psichiatria laddove, invece, i pazienti vanno monitorati e curati proprio perché sono sotto effetto di psico-farmaci. Tra l’altro, il reparto non è nuovo a questi tragici eventi, nel 2015 morì Rosaria Belfiore, nel 2017 si è registrato un altro caso”. L’associazione chiede al direttore sanitario di aprire “un’indagine interna, oltre al fascicolo già aperto dagli inquirenti. Ci auguriamo che fatti del genere non accadano più, che la dignità del malato vada rispettata qualunque essa sia, e che il disagio psichico non venga considerato un male minore. Anzi, considerata la fragilità dell’individuo va curato, monitorato con maggiore umanità rispetto al comune operare in ospedale”.