Il gruppo del partito democratico ha voluto ulteriormente chiarire la propria posizione sull’ordine del giorno relativo alla democrazia paritaria che non ha avuto accoglimento in consiglio comunale.
Quella mattina ai gruppi consiliari si chiedeva un segnale di discontinuità con la giunta Italia e si chiedeva un voto politico. L’odg, da qualcuno definito “strumentale”, era legato ad una precisa discussione all’ARS poi rinviata e serviva, come abbiamo detto in fase di discussione, a lanciare un messaggio politico. Impegnare il Sindaco Italia a farsi portavoce presso l’ARS di una battaglia di democrazia che plasticamente non gli appartiene.
Il gruppo consiliare del PD non avrebbe mai ritirato un ordine del giorno di questo calibro solo perché la discussione di una legge è stata rinviata. Si chiedeva al consiglio comunale di dare un segnale alla Giunta, alla Regione e a Siracusa tutta: proprio nella città in cui in giunta c’è una sola donna. Lo hanno compreso tutti, meno che i gruppi consiliari che hanno scelto di astenersi.
L’odg , infatti, che chiedeva un voto politico all’aula, è stato votato solo dai proponenti e dal gruppo Insieme, da chi probabilmente non teme strumentalizzazioni di sorta. Abbiamo letto con piacere le dichiarazioni della Brigata Rosa, della Consulta femminile e della CGIL. Ci auguriamo che possano aumentare e siamo felici di aver trattato il punto perché finalmente si parla di democrazia paritaria. Noi amiamo gettare il cuore oltre l’ostacolo e presenteremo altri ordini del giorno sull’argomento, che qualcuno potrebbe ritenere “strumentali”, per dare a tutti la possibilità di un ripensamento, sciogliendo il voto favorevole anziché l’astensione.