Anche il gruppo del PD critica la scelta dell’amministrazione comunale di andare avanti con la votazione dei progetti di Democrazia padtevioata:e questa è
È questa la definizione di democrazia dell’Assessore è tutto chiaro, se il silenzio utilizzato è la risposta alle legittime rimostranze delle opposizioni è tutto chiarissimo. Risulta chiaro ma non è chiaramente normale e tanto meno accettabile. D’altronde non abbiamo sentito risposte, non leggiamo scuse, non apprendiamo di alcuna dichiarazione che faccia trasparire un minimo di consapevolezza degli errori compiuti.
Apprendiamo, però, che ieri con determina nr. 4033 del 02/09/2024 l’Assessore procede dritto per la sua strada: decide che per un progetto la votazione sarà valida e per gli altri no, per uno lo scarto è troppo ampio e per gli altri no. Decide di ripetere la votazione con la stessa piattaforma che non ha funzionato.
Democrazia partecipata dovrebbe essere uno strumento di partecipazione e trasparenza, ed invece continuano a cercare soluzioni – quanto meno fantasiose – senza rispondere alle domande.
Lo avevamo ricordato già in precedenza ma oggi lo ribadiamo: la prima cosa che avrebbe dovuto fare l’Assessore era riferire in aula. Se qualche giorno fa ci chiedevamo se il fallimento fosse dovuto a manifesta incapacità o ad altro, oggi non possiamo avere più dubbi.
Gli esami di riparazione di settembre per l’Assessore sono andati molto male, dispiace che abbia trascinato democrazia partecipata e abbia oscurato un processo positivo della Città.