Dolore e rabbia per la strage degli operai nel Palermitano

Il dolore e la rabbia. Oggi è il giorno della protesta dopo la morte, lunedì, di cinque operai a Casteldaccia, in provincia di Pelermo, mentre un sesto resta in gravissime condizioni. Sono morti in un ambiente saturo di gas, prodotto di fermentazione dei liquami la cui presenza era prevedibile e non hanno avuto scampo, tentando di salvarsi l’uno con l’altro nella vasca dell’impianto di sollevamento di acqua reflue di via Nazionale dell’Amap, l’azienda acquedotti del Comune di Palermo; ma uno dopo l’altro hanno ceduto, vinti dal gas tossico, l’idrogeno solforato, e dall’assenza di protezioni e mascherine, come sarebbe stato accertato. Sul posto lo strazio delle famiglie. Un’inchiesta è coordinata dalla procura di Termini Imerese, disposto il sequestro dell’impianto.

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By Redazione

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