La Procura di Siracusa ha aperto un’inchiesta per omicidio stradale con la quale intende chiarire la dinamica dell’incidente stradale che ha provocato ieri la morte di tre braccianti adranesi e il ferimento di altri sette lavoratori. E’ stata una vera e propria strage sulla Statale 194 nel territorio di Carlentini degli occupanti un van finito contro furgone cassonato, mentre tornavano a casa dopo una giornata a raccogliere arance. Intanto, c’è un primo testimone che ha raccontato ciò che potrebbe essere accaduto. Si tratta di un avvocato che, a bordo della sua auto, si trovava proprio a ridosso del furgone poco prima dell’impatto. «Era davanti a me – racconta ad AGI il legale – e a un certo punto ha cambiato bruscamente direzione, spostandosi sulla sinistra: è esplosa una gomma, per cui il conducente ha perso il controllo del mezzo. Non c’è stato alcun sorpasso azzardato, ma da quel che ho visto solo un evento accidentale e sfortunato».
Il conducente del furgone è un uomo di Francofonte e si trova ricoverato in un ospedale di Catania: è tra i 4 feriti più gravi del terribile incidente e sono tutti in condizioni stazionarie. Da quanto emerso dalle indagini, le tre vittime Salvatore Lanza, 60 anni, Salvatore Pellegriti, 61 anni, e Rosario Lucchese 18 anni, insieme agli altri 6 colleghi, stavano rientrando a casa, a bordo del van, dopo aver lavorato a Francofonte per la raccolta delle arance. Il 18enne era alla sua prima settimana di lavoro, aveva compiuto da poco la maggiore età e voleva sposarsi con la ragazza che amava. Sotto shock la comunità di Adrano. A mezzogiorno nell’aula consiliare c’è stata una prima commemorazione alla presenza di amministratori pubblici e rappresentanti delle associazioni e le autorità civili e religiose che hanno osservato un minuto di silenzio. Domani (mercoledì 20 marzo) alle 16 nella chiesa Madre di Adrano si svolgeranno i funerali delle tre vittime. La cerimonia funebre sarà officiata dall’Arcivescovo di Catania, monsignor Luigi Renna.