Il Gip del tribunale di Siracusa, Carla Frau ha disposto una meno afflittiva misura cautelare nei confronti dell’avvocato Sebastiano Troia, coinvolto nelle indagini della guardia di finanza, relative al favoreggiamento dell’ingresso nella casa circondariale di Cavadonna di piccole dosi di droga, destinata a un suo assistito che vi è detenuto. Il giudice ha accolto parzialmente la richiesta formulata dai legali difensori, avvocati Luca Ruaro e Puccio Forestiere, revocando, di fatto, la misura cautelare degli arresti domiciliari con quella dell’obbligo di dimora nel comune di Avola dove il penalista risiede. Il giudice, che ha atteso il parere dei pubblici ministeri, che hanno cordonato l’indagine, ha ritenuto in parte conducenti le risposte rese da Troia in fase di interrogatorio di garanzia. Troia aveva dato puntuale riscontro a ogni contestazione sostenendo di essere del tutto inconsapevole di quello che introduceva nel carcere.
Intanto, le indagini dei militari della Guardia di Finanza e del Nucleo Investigativo della Polizia Penitenziaria vanno avanti per rafforzare il quadro probatorio nei confronti di un altro penalista siracusano ed il suo assistito detenuto nella casa circondariale di Cavadonna a Siracusa.
Gli inquirenti, che stanno intanto facendo trascrivere le tante intercettazioni ambientali e telefoniche di conversazioni, ritengono di poter presentare a breve un quadro probatorio solido anche per questo secondo filone d’indagine, scaturito, come il precedente, da una serie di indagini relative all’introduzione di telefonini cellullari all’interno di alcune case di reclusione.