Droga ‘porta a porta’ ad Augusta e Villasmundo: torna in libertà uno degli indagati

Dall’operazione antidroga dei carabinieri di Siracusa effettuata a Villasmundo ed Augusta, è stata scoperta, nel corso del mese di ottobre, una piazza di spaccio spalmata in due aeree, al cui vertice c’erano 7 persone tutte destinatarie di misura per essere gravemente indiziati di spaccio di stupefacenti.

Per evitare di destare troppi sospetti in incontri all’aperto che avrebbero potuto attirare le attenzioni delle forze dell’ordine, gli indagati avrebbero deciso di vendere le dosi con il porta a porta.

Capitava spesso di lasciare gli stupefacenti nella buca delle lettere degli acquirenti, in altri casi i pusher recapitavano gli stupefacenti, cocaina, hashish o marijuana, a bordo di auto e moto. Al termine delle perquisizioni sono stati rinvenuti 1,5 kg di marijuana già essiccata, 800 grammi di hashish, suddivisi in 8 panetti termosaldati, 5 piante di marijuana e 1.750,00 in contanti.

Era finito agli arresti domiciliari, con l’accusa di spaccio ed estorsione, ma adesso Lorenzo Belfiore è tornato in libertà.

Il suo legale di fiducia, l’avv. Amato, ha provveduto a presentare ricorso per il l’assistito ed il Tribunale del Riesame di Catania ha accolto la richiesta, ove si evidenziava l’estraneità del soggetto in merito agli episodi di spaccio ed estorsione precedentemente denunciati da uno dei cinque indagati nell’operazione in quanto, secondo quest’ultimo, Belfiore avrebbe adottato atteggiamenti “coercitivi” al fine di ottenere somme di denaro ritenute provento dello spaccio.

Secondo le motivazione del legale, che ha fornito alcune prove scaturite da scambi di messaggistica istantanea tra il suo assistito e l’altro indagato, le somme di denaro a cui si fa riferimento in realtà sarebbero da ricondurre alla vendita di un’imbarcazione, posta all’interno di un cantiere nautico, e di proprietà di Belfiore.

Le affermazioni dell’avv. Amato, corroborate da tali evidenze, sono state esaustive per il pool di magistrati e preludio di annullamento della misura cautelare agli arresti domiciliari a carico dell’indagato, successivamente firmata dal giudice per le indagini preliminari di Siracusa.

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By Redazione

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