La prima sezione del Tar di Catania ha fissato per il 13 dicembre la discussione del ricorso proposto dal consigliere comunale di Progetto Siracusa, Ezechia Paolo Reale, per l’annullamento delle operazioni e degli atti del procedimento per l’elezione del sindaco e del consiglio comunale. Il ricorrente ha chiesto anche l’annullamento del verbale del 13 giugno con cui sono stati proclamati i candidati ammessi al ballottaggio del 24 luglio, dei verbali delle operazioni elettorali di 32 sezioni relativi al primo turno, di 15 i verbali delle operazioni dell’Ufficio centrale assunti nel mese di giugno e altrettanti in quello di luglio, degli atti conseguenti alle operazioni elettorali. Il ricorso, il cui obiettivo è quello di ripetere le operazioni di voto, è contro il Comune capoluogo e nei confronti dei 32 attuali consiglieri comunali.
La vicenda ruota attorno alle elezioni amministrative del 10 giugno. Alla consultazione hanno partecipato 7 candidati a sindaco. Il giorno dello spoglio delle schede, l’ufficio centrale, nell’aprire la busta contenente il verbale delle operazioni elettorali delle 123 sezioni per il riscontro dei voti validi attribuiti ai singoli candidati sindaco, ha rilevato una serie di anomalie. La verifica dello scrutinio dei voti per il consiglio comunale è iniziata il 14 giugno e si è conclusa il 24 luglio, dopo 45 giorni, con il verbale di proclamazione degli eletti. Tra le incongruenze emerse, quella in cui in una sezione i votanti erano 452 mentre i voti espressi erano 10 in più, oppure in un’altra sezione in cui il dato relativo alla somma dei voti di lista (982) è abnorme rispetto al numero dei votanti (503). In un’altra sezione, a fronte di 786 votanti sono stati attribuiti 859 voti di lista.
“Dalla lettura complessiva dei verbali – dice l’avv. Reale – si desume come lo scrutinio, in quasi tutte le sezioni, sia inficiato da numerose irregolarità che rendono la genuinità del risultato finale inattendibile sia per l’elezione del sindaco sia per il consiglio comunale. E’ utile precisare che ben 31 presidenti di sezione si sono dimessi prima dell’insediamento dei seggi, di cui 7 sono stati di nomina della corte d’appello e i rimanenti 24 di nomina diretta del sindaco”.
Lo stesso giorno si discute anche il ricorso presentato da due liste che contestano l’attribuzione del premio di maggioranza.