L’opinione
La premessa vuole che la politica siciliana rimanga ancora una volta condizionata da un’infinità di compromessi; e se da un lato si vuole sostenere il presidenzialismo, dall’altro si finisce per condizionare il parlamentarismo, con l’effetto negativo dell’eterno immobilismo. È tempo di dire basta a questo gioco al massacro, in cui la provincia di Siracusa rimane isolata dal gioco delle parti, divenendo nello scacchiere delle decisioni del governo regionale una provincia, di fatto, relegata all’abbandono. Dobbiamo uscire dal conservatorismo, dalla demagogia e dalla strumentalizzazione. Occorre una nuova classe politica dirigente capace di farci uscire dal pantano in cui siamo relegati da troppo tempo, perdendo pezzi importanti per uno sviluppo economico e sociale che guardi obbligatoriamente ormai agli Stati Federati d’Europa.
Occorre rinnovare la rappresentanza parlamentare nazionale e regionale. L’occasione delle prossime elezioni europee è buona per tentare di iniziare con l’elezione per la prima volta di un deputato al Parlamento europeo che rappresenti il territorio siracusano, che ormai appare abbandonato al proprio destino, sfruttato e abbandonato, come la zona industriale. Invece di arrossire e criticare, dobbiamo legittimare la nascita di un nuovo gruppo dirigente che ci porti verso l’Europa.
La premessa ci riporta alla riflessione del fenomeno in atto di uno scontro interno in quasi tutti i partiti e movimenti. La regola non può cambiare la norma. E in tal senso le notizie all’unisono si conformano sul sindaco di Avola, Luca Cannata, e del perché Forza Italia non è riuscita a trattenerlo tra le proprie file. Il tutto lascia presagire una tattica interna per far fuori un avversario scomodo; ma non è stata dello stesso avviso la Meloni che è riuscita con la presenza di Cannata e altri candidati di valore a rivoluzionare la lista di Fratelli d’Italia nel migliore dei modi.
Il chiaro riferimento è alla capacità del sindaco di un piccolo comune come Avole in cui Luca Cannata ha semplicemente entusiasmato in primis i cittadini, poi i consiglieri comunali, i dirigenti, i funzionari e i semplici impiegati in un lavoro di gruppo organizzato, in cui ognuno ha un incarico assegnato. Avola appare oggi ordinata e pulita. Una bomboniera. L’obiettivo comune è di catturare più contributi messi in campo dall’Unione europea possibili e finalizzati all’impegno in opere pubbliche, progetti di ristrutturazioni, innovazione tecnologica tra tutto quello messo a disposizione dall’Unione europea. Un’operazione semplice ma raziocinante per il futuro di una comunità. Caratteristiche che dovrebbe avere un buon deputato all’Ars, a Montecitorio al Senato, ma ancor di più nel Parlamento Europeo, in cui inizia la vera rivoluzione per tutti gli Stati membri nella luminosa ottica di una grande nazione federata. Luca Cannata è sicuramente un candidato da sostenere per la principale dote di saper sfruttare le occasioni messe in campo dall’Europa, con la prospettiva di prescindere dal proprio colore politico, in favore dei fabbisogni del territorio, del popolo tutto, per far ripartire l’economia e lo sviluppo possibile, pensando alla difesa del bene comune e non agli equilibri politici solo dei numeri e senza le idee.
Quello che manca alla nostra attuale classe politica è la risolutezza e la capacità di soddisfare i fabbisogni della popolazione, coinvolgendo la società civile nel suo insieme, per raggiungere l’obiettivo prefissato.
Renzo Calabrò