‘Non intendo andare avanti nell’alleanza con il Pd’: lo ha annunciato Carlo Calenda in tv intervistato da Lucia Annunziata a ‘Mezz’ora in +’.
“Non mi sento a mio agio con questo, non c’è dentro coraggio, bellezza, serietà e amore a fare politica così ho comunicato ai vertici del Pd che non intendo andare avanti con questa alleanza” ha detto il leader di Azione.
“Alla vigilia di queste elezioni ho intrapreso un negoziato col Pd, non ho mai voluto distruggere il Pd, con con Letta abbiamo iniziato un negoziato per costruire una alternativa di governo.
Ma mano a mani si univano pezzi che stonavano”. Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, a Mezz’ora in più, su Rai Tre. “Oggi mi trovo a fianco a persone che hanno votato 54 volte la sfiducia a Draghi. MI sono un po’ perso”. “Nei giorni scorsi sono andato da Enrico Letta e gli ho proposto di fare un’alleanza netta e che rinunciavo ai collegi, avrei accettato anche solo il 10%” ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, a Mezz’ora in più, su Rai Tre.
Ma mano a mani si univano pezzi che stonavano”. Lo ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, a Mezz’ora in più, su Rai Tre. “Oggi mi trovo a fianco a persone che hanno votato 54 volte la sfiducia a Draghi. MI sono un po’ perso”. “Nei giorni scorsi sono andato da Enrico Letta e gli ho proposto di fare un’alleanza netta e che rinunciavo ai collegi, avrei accettato anche solo il 10%” ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda, a Mezz’ora in più, su Rai Tre.
Ho ascoltato @CarloCalenda. Mi pare da tutto quel che ha detto che l’unico alleato possibile per Calenda sia #Calenda. Noi andiamo avanti nell’interesse dell’Italia.
— Enrico Letta (@EnricoLetta) August 7, 2022
LE REAZIONI DEL CENTROSINISTRA – Fra stasera e domani Più Europa riunirà la direzione per valutare lo scenario dopo l’addio di Calenda al patto col Pd. E’ quanto fanno sapere fonti di +Europa.”C’è grande sorpresa per la decisione unilaterale presa da Calenda. Noi continuiamo a dare una valutazione positiva al patto col Pd”. Lo dice il deputato e presidente di +Europa, Riccardo Magi. “Nel patto siglato col Pd era evidente che ci sarebbero state altre liste ed era evidente che ci sarebbe stato un rapporto politico privilegiato con noi, basato sulla continuità dell’azione del governo Draghi, rispetto al patto elettorale con le altre liste. Ieri Letta lo ha ribadito”. Poi, rispetto ad Azione, “per noi la priorità era mantenere l’unità della federazione, prendere decisioni insieme e poi mantenerle. Serietà è anche questo”. Nei giorni scorsi, Azione aveva firmato il patto con il Pd insieme a Più Europa che, stamani aveva ribadito l’apprezzamento per l’accordo.Enrico Letta inoltre ha escluso qualsiasi tentazione di riapertura al M5S di Conte. Se dovessero emergere nuovi elementi di valutazione sul patto, la Direzione di +Europa si riunirà per discuterne e assumere decisioni.La nota è stata subito accolta positivamente dai dem. “Il Partito Democratico esprime forte apprezzamento per la nota diramata poco fa dalla Segreteria di +Europa, che ribadisce il proprio sostegno al Patto sottoscritto martedì scorso tra lo stesso Pd e la Federazione +Europa/Azione”, fanno sapere fonti del Nazareno.
Nel dibattito interviene con un tweet Renzi: “Tra tante difficoltà, internazionali e domestiche, ora è il momento della Politica con la P maiuscola. Abbiamo una opportunità straordinaria #TerzoPolo“. Lo scrive su twitter Matteo Renzi.”Ci si candida con un progetto chiaro, comprensibile per gli italiani. Italia Viva e il terzo polo lo fanno al centro, alternativi alle confusione di destra e sinistra, sull’agenda Draghi, su quel progetto che ha rilanciato il nostro Paese e che ha bisogno di continuità.” Lo afferma il Presidente di Italia Viva Ettore Rosato parlando al Tg1
Tra tante difficoltà, internazionali e domestiche, ora è il momento della Politica con la P maiuscola. Abbiamo una opportunità straordinaria #TerzoPolo
— Matteo Renzi (@matteorenzi) August 7, 2022
“In politica contano le relazioni tra persone e il reciproco rispetto pur nelle differenze. Per questo esprimo vicinanza e sostegno a Enrico Letta. Continuiamo a lavorare con responsabilità per la democrazia, la giustizia sociale e ambientale, confermando la nostra alleanza. Prendo atto della scelta di Calenda che ha scelto gli interessi del suo partito anziché rafforzare il campo per battere la destra”. Lo dichiara Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde “Oggi Carlo Calenda ha iniziato la sua campagna elettorale per consegnare l’Italia alla destra alleata di Putin e Orban. Il Pd, con europeisti progressisti ambientalisti e civici, glielo impedirà, e darà all’Italia un governo per crescita, diritti, lotta alle diseguaglianze”. Lo scrive su Twitter Marco Meloni, coordinatore della segreteria Pd. “Carlo Calenda parla di ‘onore’. Onore è rispettare la parola data. Un accordo, una firma, una stretta di mano tra persone leali e serie: questo è onore. Il resto, compreso l’attacco alla destra e alla sinistra tutte uguali, è populismo. Populismo d’élite, ma pur sempre populismo”. Lo si legge sui canali social del Partito Democratico a corredo di un video con stralci delle dichiarazioni dello stesso Calenda e di Enrico Letta subito dopo l’accordo tra Pd e Azione/+Europa lo scorso 2 agosto.
IL MOVIMENTO CINQUE STELLE – Anche Giuseppe Conte spara ad alzo zero contro Enrico Letta bocciando qualsiasi ipotesi di un ritorno di fiamma di una alleanza con i Dem. “A Enrico rivolgo un consiglio non richiesto: offri pure i collegi che si sono liberati a Di Maio, Tabacci e agli altri alleati”. Lo scrive su Fb aggiungendo: “Posso solo dire che questo disastro politico mi sembra lontano anni luce dal progetto riformistico realizzato durante il Conte II”. Noi non siamo professionisti della politica. Il balletto di questi giorni, tra giochi di potere e spartizioni di seggi, ci ha lasciati stupefatti. Noi condividiamo con i comuni cittadini una visione della politica diversa”. I 5 stelle correranno quindi da soli alle prossime elezioni anche se lo spiraglio per un possibile accordo con il Pd. a dispetto della posizione netta e senza appello di Conte, viene ancora auspicato da diversi esponenti del Movimento. E qualche speranza in più chi guarda a sinistra sembra averla in queste ore dopo lo strappo di Carlo Calenda.