Palermo, 14/02/2021: “Il ddl sulla riforma degli Enti Locali, approvato in Aula questa settimana, non consente, in via retroattiva, di reintegrare nelle loro funzioni, i consigli comunali sciolti a causa della mancata approvazione del bilancio consuntivo. Per tale motivo, con cognizione di causa, non ho firmato l’emendamento proposto da Fratelli d’Italia all’Ars, volto all’adozione di una norma d’interpretazione autentica, che ripesca nell’arcaica e superata tecnica legislativa passata, utilizzata per porre rimedio a precedenti testi di legge poco chiari. Da approfonditi studi in materia giuridica, tale emendamento contrasta con i noti – forse non a tutti – principi costituzionali. Tra l’altro, con l’armonizzazione di bilancio e il coordinamento della finanza pubblica, non sono ammesse deroghe in favore di scelte di natura politica. Credo che non sia opportuno gettare fumo negli occhi ai cittadini. Parliamoci chiaro: se fosse passato l’emendamento, il rischio di una potenziale impugnazione della legge dinanzi la Corte Costituzionale sarebbe stato alto, oltre a produrre un vulnus nella normativa regionale senza precedenti. La legge non può essere interpretata a modo: va semplicemente attuata, senza toppe giuridiche che nascondono inefficienze a danno dei cittadini, i quali ripongono piena fiducia nella preparazione di chi li ha eletti”. Lo afferma la deputata di Forza Italia all’Ars, on. Daniela Ternullo.
