24 marzo 2020- Ieri lo scontro con il Viminale sui rientri in Sicilia dal Nord e le code di auto davanti agli imbarcaderi da Villa San Giovanni. Poi le parole rassicuranti del Governatore Nello Musumeci: “Allo Stretto di Messina il traffico si è normalizzato”. Ed in effetti per tutta la giornata di oggi sui pochi traghetti in servizio nel braccio di mare tra il Continente e la Sicilia gli automezzi sono saliti con il contagocce. Anche perchè tutti coloro i quali non erano autorizzati sono rimasti bloccati sulla sponda calabra. Quasi una sorta di terra di nessuno per centinaia di persone che si erano messe in viaggio nella speranza di potere fare rientro a casa e hanno cominciato a protestare: “Fateci passare”. “Abbiamo saputo dalle autorità locali della Calabria che nel piazzale di Villa San Giovanni purtroppo ci sono oltre 200 persone, nuclei familiari con bambini, donne in stato di gravidanza e anziani, non sappiamo se siano affetti da particolari patologie. Hanno già passato una notte in auto, rischiano di passare una seconda notte” ha detto il Governatore Musumeci nel corso di una diretta Facebook. Pur ribadendo la “linea della fermezza” il Governatore sollecita tuttavia una soluzione al problema. “Io non ho alcun potere per farli entrare in Sicilia – spiega -, il potere è dello Stato. Ma il rigore deve sposarsi allo spirito umanitario, non possiamo fare finta di niente: abbiamo scritto al ministro dell’Interno, dicendo che lo Stato ha determinato questo assembramento a Villa San Giovanni e lo Stato deve risolvere problema”. Musumeci suggerisce di acquisire una struttura ricettiva a Reggio o a Villa dove ospitare le famiglie, le donne incinta, i bambini, gli anziani e i vecchi: “abbiamo il dovere – sottolinea – di mettere questa gente in quarantena obbligatoria perché non sappiano le loro condizioni di salute, per cui vanno condotti in una struttura. Spero che il ministro voglia dare disposizioni al prefetto di Reggio Calabria in questo senso. Chi non accetta la quarantena si assume la responsabilità delle proprie scelte”.
Per il Governatore della Sicilia c’è un solo modo per impedire che si ripeta questa situazione. “Le auto a Villa San Giovanni non devono arrivare – chiosa -, sappiamo che ci sono controlli a circa 30 Km ma le pattuglie vanno predisposte al confine con la Campania, sull’autostrada: non devono entrare in Calabria, tantomeno in Sicilia”.