Fondo antiusura: la proposta di Fedart Fidi
Il fondo antiusura è uno strumento importante messo a disposizione dallo Stato per contrastare una vera e propria piaga sociale. Uno strumento che deve tornare a portare benefici al sistema produttivo, rimuovendone con urgenza le criticità. E in questo senso, in queste ore, Fedart ha elaborato una proposta da presentare al Governo.
In questo momento di difficoltà il fenomeno dell’usura si sta aggravando, soprattutto per le micro e piccole imprese finanziariamente più vulnerabili, mentre le banche si tutelano dai rischi con una selezione più rigida dei soggetti ammessi al credito e con un atteggiamento di massima prudenza. I Confidi giocano un ruolo fondamentale in questo processo, perché integrano le analisi quantitative delle banche, non abbastanza accurate nel valutare le imprese minori, con le informazioni qualitative reperite attraverso le relazioni basate sul radicamento al territorio e sulle forme di associativismo. Questo approccio si rivela particolarmente efficace proprio nel contrasto al fenomeno dell’usura, che di per sé è molto opaco.
Non solo. La normativa farraginosa, l’inadeguatezza nel rispondere ai bisogni delle imprese a rischio di usura, la copertura più elevata e la maggiore semplicità del Fondo di Garanzia per le PMI rendono il funzionamento del fondo antiusura ormai obsoleto.
Fedart ha proposto al Ministro dell’Economia e al Ministro dello Sviluppo economico un Emendamento da apportare alla Legge di Bilancio per ampliare la gamma dei soggetti beneficiari e le modalità di intervento. Il lavoro muove dal ripensamento della definizione di “impresa a rischio usura”, che non trova più riscontro nelle dinamiche economiche, e chiede che l’intervento del fondo sia esteso al credito diretto di piccola entità come quella prevista dal microcredito e alla garanzia a sostegno delle operazioni per liquidità e di rinegoziazione del debito, così da caratterizzare ancora di più la finalità sociale, oltre che economica, di queste risorse.
Il Presidente di Fedart Fidi, Fabrizio Campaioli, afferma: “Ben presto il fenomeno dell’usura sarà più intenso e diffuso a causa delle difficoltà in cui si trovano molte imprese, specialmente quelle di minori dimensioni più fragili e più opache. Dobbiamo ampliare l’ambito di operatività del fondo antiusura, affinché possa svolgere efficacemente la funzione sociale di facilitare le imprese esposte al rischio di usura nell’accedere ai finanziamenti, preservandole dal rivolgersi ai canali illegali, specialmente in questo difficile momento. La nostra proposta è quella di potenziarne la capacità di risposta, ampliarne il raggio di azione, ripensare la tipologia di imprese considerate a rischio usura, semplificarne le regole. Con l’auspicio che i Ministeri competenti concorderanno con noi nel fornire alle imprese il massimo supporto contro questo increscioso problema sociale”.