Sarebbe caduta dalle scale in casa di riposo – una circostanza tutta da accertare – e dopo due giorni di agonia è spirata all’ospedale: i familiari, assistiti da Studio3A, hanno presentato un esposto alla magistratura chiedendo di fare piena luce sui fatti.
Vittima è M. C., 88 anni appena compiuti, di Francofonte. L’anziana era affetta da demenza senile e deficit dell’equilibrio e, come tale, del tutto non autosufficiente: i suoi congiunti dunque, per garantirle un’adeguata assistenza, un supporto continuativo e protezione, hanno deciso di ricoverarla presso una Rsa di Francofonte. Lunedì la figlia è stata contattata da un operatore della casa di riposo per avvisarla che la mamma era caduta accidentalmente dalle scale della struttura assieme ad un’altra degente non autosufficiente affetta da Alzheimer: le due donne, secondo quanto riferito, avrebbero aperto una porta che dà sull’esterno per poi precipitare giù per i gradini.
Trasportata al presidio di Lentini, i sanitari hanno rilevato un quadro clinico molto critico, la paziente era priva di sensi a causa dei gravi traumi riportati con la caduta, in particolare un trauma cranico e la frattura della mandibola. Dopo averla sottoposta, quello stesso pomeriggio, agli accertamenti strumentali, data la gravità della situazione è stato deciso l’immediato trasferimento all’ospedale di Villa Salus, dove però già l’indomani i medici hanno dovuto comunicare ai congiunti che non c’era più nulla da fare.
Sconvolti per la tragedia e non riuscendo a capacitarsi dell’accaduto, i familiari della vittima, attraverso i consulenti legali Armando Zamparo e Salvatore Agosta, e giovedì hanno presentato una denuncia querela nei confronti della Rsa, ritenendo non avere adottato tutte quelle misure di sicurezza e vigilanza sufficienti e necessarie a evitare ogni situazione o stato di pericolo e di garantire l’incolumità dell’ospite.