Gerratana (Pd): “Tramontato l’appoggio a Giansiracusa per le provinciali”

In vista dell’assemblea provinciale del 3 aprile, il segretario del partito democratico, Piergiorgio Gerratana ha fatto marcia indietro rispetto alla proposta di appoggiare la candidatura del sindaco di Ferla, Michelangelo Giansiracusa a presidente del Libero consorzio comunale. Lo fa con una riflessione a voce alta che qui di seguito pubblichiamo nella sua integrità.

Come annunciato e deliberato nel corso della scorsa Direzione provinciale, il Segretario Provinciale ha, conseguentemente, avviato, d’intesa con il Segretario regionale del PD, anche in vista della riunione della direzione regionale dedicata al tema prevista per il giorno 31 marzo, una serie di incontri e interlocuzioni sia con i consiglieri comunali iscritti al Partito Democratico sia con quei consiglieri appartenenti ad altre forze politiche di centrosinistra per la costruzione di una proposta del PD nell’area progressista e ove possibile di un centro-sinistra allargato a realtà civiche, alternativo alla proposta delle destre.

Come ricorderanno coloro che hanno preso parte alla Direzione provinciale scorsa, votandone la deliberazione all’unanimità dei presenti, il mandato all’esplorazione del Segretario provinciale includeva la verifica con il gruppo di Azione e delle realtà civiche ad esso riconducibili in questa tornata elettorale, data l’evidente forza elettorale esercitata da queste forze nella città di Siracusa e la particolarità di questo tipo di elezioni di secondo livello.

Il tipo di elezione comporta, infatti, che votino i consiglieri comunali e che ciascun consigliere comunale abbia un peso elettorale parametrato alla popolazione del comune di riferimento. Circostanza che, automaticamente, comporta a sua volta che forze di centro sinistra e civiche che dispongano di un numero considerevole di consiglieri comunali nella città di Siracusa, siano determinanti per l’elezione del Presidente e dei 12 consiglieri comunali.

In questo quadro, va ricordato, che il potenziale certo dei voti che può esprimere con i propri consiglieri comunali la lista PD-Per l’alternativa, è dato all’incirca pari all’8-9% dei voti elettorali, con la possibilità di conseguire un solo seggio con ragionevole certezza e aspirare a due seggi con il calcolo dei resti, dato il metodo elettorale di imputazione.

Si tratta di una legge elettorale fortemente distorsiva per almeno cinque ragioni: (i) il peso diverso dei consiglieri comunali in ragione della popolazione del comune; (ii) la circostanza che, in un dato momento storico, il numero di consiglieri comunali già eletti nei rispettivi consigli comunali fotografa realtà politiche non necessariamente aderenti al consenso elettorale verso un partito al momento dell’elezione di secondo livello; (iii) la circostanza che alcune forze politiche di rilevanza regionale o nazionale (come ad esempio 5Stelle, AVS, IV, +Europa) siano marginali o assenti del tutto nella realtà provinciale attuale dei consigli comunali; (iv) la circostanza che forze civiche abbiano esclusiva presenza comunale ma non provinciale; (v) la circostanza, infine, che nuovi soggetti politici con consenso attuale inesistenti al momento di passate amministrative non abbiano accesso alle elezioni di secondo livello.

Dati questi vincoli, che temo sfuggano o siano sfuggiti a molti elettori, elettrici e addetti ai lavori del mondo politico e della libera informazione, era ed è evidente, come già illustrato alla scorsa Direzione provinciale, che il PD, i 5Stelle e i civici di centro sinistra non possano aspirare a realizzare una proposta contendibile per la presidenza della provincia. Per queste ragioni, nella scorsa Direzione ho proposto di fare alcune verifiche ed esplorazioni con il gruppo di Azione e delle realtà civiche ad esso riconducibili in questa tornata elettorale, avendo preso atto che quel gruppo si orientava verso la candidatura a Presidente del Sindaco di Ferla Michelangelo Giansiracusa.

Ho conseguentemente avviato una proposta, alla luce del sole, proprio come avevo annunciato in Direzione, e d’intesa con il Segretario regionale, per verificare, accanto alla presentazione della lista a guida PD, una possibile coalizione di centrosinistra con il gruppo di Azione e delle realtà civiche ad esso riconducibili in questa tornata elettorale, potendo aspirare, nei numeri, a costruire una proposta contendibile e alternativa a quella delle destre.

L’esplorazione ha dato esito negativo sul punto politico della proposta, tema rilevante per la nostra azione, al di là dei toni pubblicamente espressi e delle coloriture giornalistiche e di taluni commentatori, di natura personalistica, sui quali non ritengo sia utile o produttivo replicare. Il punto politico che riguarda la nostra riflessione e sul quale non si è registrata convergenza è l’ancoraggio della nostra proposta avanzata all’ambito del centrosinistra e in netta alternativa alle destre che oggi governano a Palermo e a Roma. L’ambito politico nel quale i nostri interlocutori hanno manifestato l’intenzione di volersi muovere è quello di una aggregazione senza steccati ideologici che, ovviamente, come già anticipato nella scorsa Direzione provinciale, non possiamo accettare come PD e come forze di centrosinistra.

Nella scorsa Direzione ho con chiarezza avanzato la proposta ma, soprattutto, ho specificato che l’avrei fatta alla luce del sole. E credo che siamo finora l’unica forza politica ad averlo fatto, a rischio di generare qualche incomprensione (dovuta soprattutto alla scarsa conoscenza del meccanismo elettorale) o addirittura qualche impropria derisione. Il nostro percorso ha avuto il merito di chiarire pubblicamente il campo politico che si va delineando, di superare equivoci e ambiguità da parte di tutti. Comprese le forze di destra che ad oggi non hanno ancora comunicato la loro proposta! Capisco che questo metodo di trasparenza sia una novità e che possa pertanto aver generato incomprensioni, specie alla luce dei personalismi che spesso caratterizzano le dinamiche locali e che non c’entrano nulla con il ragionamento politico.

In questa provincia tocca al PD, come abbiamo detto nella scorsa Direzione provinciale, promuovere l’iniziativa politica del centrosinistra, prendendo atto che il confine di questa area è, a Siracusa, assai più ristretto che altrove, almeno in queste elezioni di secondo livello caratterizzate da un meccanismo di voto e di votanti attivi e passivi del tutto scevro da logiche di aggregazioni politiche e di ricerca di un consenso basato sulla proposta politico-programmatica. Prendere atto di un campo politico del centro sinistra assai ristretto in relazione al numero di consiglieri comunali computabili significa concorrere con una proposta che non può candidarsi a guidare la provincia ma, nondimeno ad essere nel consiglio provinciale con la propria voce e con le proprie proposte. Come sempre, alla luce del sole. Senza complessi e soprattutto senza il rimpianto di non aver provato a costruire una proposta di governo, non già per animo di governismo, ma per costruire l’alternativa in provincia come nel resto del Paese, seguendo le indicazioni della segreteria regionale e nazionale. Lavorare, nelle condizioni date, per costruire l’alternativa alle destre è non solo un nostro diritto, ma soprattutto un nostro dovere.

Siracusa, 31/03/2025

Piergiorgio Gerratana

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By F N

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