L’on. Giorgio Pasqua è candidato a sindaco di Priolo Gargallo (SR) per le prossime elezioni amministrative del 28 e 29 maggio.
L’ex deputato del Movimento 5 Stelle, già componente della VI Commissione Salute e Servizi Sociali, nonché già Capogruppo del M5S all’Assemblea Regionale Siciliana ha sciolto la riserva ed ha accettato la candidatura a sindaco che le forze politiche cittadine, riunite nella lista civica “Un’altra Priolo – PASQUA SINDACO”, gli hanno offerto.
“Ok è arrivato il momento di dirvelo: mi candido a sindaco di Priolo Gargallo.
Il progetto si chiama UN’ALTRA PRIOLO ed è un progetto partecipato e condiviso in cui convergono tante idee e tante realtà.
Un’altra Priolo perché Priolo può e deve essere amministrata in un altro modo;
– perché Priolo deve ritornare a essere una comunità nella quale la solidarietà fra i priolesi sia prevalente rispetto all’individualismo;
– perché Priolo ha bisogno di una classe politica nuova, capace di rinnovare cuori e menti, capace di dare speranza;
– perché a Priolo “lavoro” e “salute” non siano più bisogni contrapposti e possano utilmente camminare di pari passo;
– perché Priolo ha bisogno di competenze adeguate per accedere alle opportunità offerte dai Fondi Europei;
– perché c’è un’altra Priolo che vuole un cambiamento reale, incentrato sui valori e sulla riscoperta della politica come puro servizio;
– perché c’è un’altra Priolo capace di programmare, che si presenta ai cittadini con un programma amministrativo chiaro e completo.”
Pasqua mette a disposizione dei priolesi il bagaglio di competenze acquisite nei 5 anni trascorsi in ARS dove è stato protagonista indiscusso su temi importanti quali la difesa dei disabili e la tutela della salute, unita alla propria competenza maturata negli anni di attività politica al di fuori delle Istituzioni, a partire dal 1994 quando ha redatto lo Statuto Comunale di Priolo Gargallo.
Si propone con umiltà e sobrietà, nella vita come nella attività politica, concentrato sulle cose da fare al servizio dei cittadini.
La sua proposta è di voler costruire un’alternativa democratica, che innanzitutto sia di valori e poi di progetti e programmi.