Domenica si è celebrata la XII Giornata Nazionale per la Donazione e il Trapianto di organi e tessuti indetta dal Ministero della Salute.
L’Asp di Siracusa ha aderito alla campagna nazionale con un’iniziativa di informazione e promozione organizzata dal Coordinamento Locale Trapianti dell’Azienda diretto da Graziella Basso, in condivisione con il CRT Sicilia ed in collaborazione con le associazioni di volontariato AIDO, ANED, ADMO, AVIS, FRATRES e ADVPS.
Nella giornata di domenica, il Coordinamento Locale dell’ASP di Siracusa si è recato in Ortigia, largo XXV Luglio, in piazza, tra la gente, insieme ai volontari delle associazioni per dare una corretta informazione, rafforzare la fiducia dei cittadini nel sistema sanitario e richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sull’importanza di esprimersi in vita sulla donazione di organi e tessuti, attraverso una delle cinque modalità previste dalla legge. Occorre una firma, un gesto semplice, gratuito. Si sono raccolte nella giornata tante dichiarazioni di volontà e distribuito materiale informativo, che testimoniano come dalla morte la vita può ripartire, se non moltiplicarsi.
“È stata una splendida giornata – dichiara il coordinatore locale Graziella Basso – che ha visto l’adesione di tutte le associazioni del settore, la prima a Siracusa, con l’obiettivo comune di sensibilizzare i cittadini ed accrescere la cultura della donazione di organi, tessuti e cellule. È stato inoltre un piacevole confronto con i turisti passanti, già consapevoli di questo mondo della donazione nei loro paesi di appartenenza. Sono soddisfatta nel sentire il Ministro della Salute Grillo ringraziare Siracusa, per essere stata la terza città in Italia ad aver registrato il maggior numero di dichiarazioni di volontà al momento del rilascio/rinnovo della carta d’identità, in proporzione al numero di abitanti.
Quest’ anno si sono raggiunte in Italia oltre 5 milioni dichiarazioni di volontà, una cifra che dimostra come il sistema italiano funzioni e come l’Italia sia un paese generoso.
L’anno 2018 si è concluso con 1680 donatori utilizzati, 3718 trapianti e le liste d’attesa includono circa 8700 persone tra cui bambini e adolescenti. Questi numeri raccontano il lavoro complesso di una rete trapiantologica costituita da più di 15 mila professionisti, chirurghi, rianimatori, infermieri e personale tecnico. Testimoniano come migliaia di persone dopo il trapianto continuano a vivere, ad avere figli, a fare sport.
Non basta però avere i migliori medici, occorre la generosità dei cittadini, perché senza un donatore non può esserci un trapianto, non c’è vita”.