Risp. issimo Sign. Sindaco,
in riferimento agli ultimi e gravi sviluppi della situazione conflittuale nella striscia di Gaza e il ruolo ivi giocato dagli attacchi terroristici perpetrati dall’organizzazione Hamas, apparentemente slegata dall’entità palestinese; in riferimento, in particolare, al convegno sulla “situazione in Medio Oriente” organizzato giorno 11 novembre 2023 dall’assessore alla cultura del Comune di Siracusa Fabio Granata e che ha visto la partecipazione a Siracusa dell’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno, e ai toni penetranti, duri e acri utilizzati nei confronti del popolo israeliano in sede di relazione, sosteniamo che l’assessore alla cultura del Comune di Siracusa abbia assunto una nettissima posizione contro Israele che, a causa del suo ruolo istituzionale, rischia di coinvolgere l’intera città.
Le parole d’odio utilizzate dall’assessore potrebbero essere lette come un, ci auguriamo involontario, episodio di antisemitismo.
Riteniamo che utilizzare parole come “genocidio” o “soluzione finale” per descrivere la risposta di Israele alla guerra dichiaratale da Hamas, che governa la striscia di Gaza, è un modo raccapricciante e preoccupante per ricostruire fatti storici che non trovano
giustificazioni.
La città di Siracusa, nella sua storia millenaria, vanta un importante flusso storico legato alla cultura ebraica.
Ci rivolgiamo a Lei Signor Sindaco per chiederle la manifestazione di un gesto simbolico per affermare che Lei – come Noi – è contro qualsiasi retro-pensiero, gesto o azione antisemita; che Lei – come Noi – non vuole nella sua città nessun sentimento volto ad alimentare la cultura dell’odio; per queste motivazioni Le chiediamo di esporre, come fatto in passato per altre nazioni, la bandiera israeliana, palestinese e quella del simbolo della Pace al Palazzo Vermexio.
Ringraziandola per la Sua attenzione, chiudiamo il nostro appello con una citazione della Sen. Liliana Segre: “L’indifferenza è più colpevole della violenza stessa. È l’apatia morale di chi si volta dall’altra parte: succede anche oggi verso il razzismo e altri orrori del mondo.”