12 aprile 2022 – I separatisti del Donetsk rivendicano la conquista del porto di Mariupol. Quello che resta dei difensori della città sul Mare d’Azov, asserragliati nell’area dell’acciaieria, si preparano alla loro ultima battaglia. La grande offensiva nel Donbass, potrebbe invece richiedere più tempo del previsto. Intanto dal Pentagono affermano che Mosca intende raddoppiare, se non triplicare, il proprio schieramento nelle regioni di Donetsk e Lugansk ma la riorganizzazione richiederà comunque “un tempo considerevole”. Il cancelliere austriaco, Karl Nehammer, primo capo di governo occidentale a incontrare Vladimir Putin dall’invasione, traccia intanto un bilancio negativo di un vertice che ha definito “molto duro e aperto”. “Non ho avuto affatto impressioni positive”, ha spiegato Nehammer, “anzi, l’offensiva russa non si fermerà”. A Mariupol, i russi hanno usato “una sostanza sconosciuta” contro militari e civili: lo ha denunciato la presidente della commissione parlamentare per l’integrazione dell’Ucraina nell’Ue, Ivanna Klympush. L’esponente politica ucraina ha aggiunto che la Russia ha “molto probabilmente” usato “armi chimiche” e che le vittime stanno avendo problemi di “insufficienza respiratoria”, la sostanza velenosa pare sia stata rilasciata da un drone.