Mentre si combatte ormai all’interno di Mariupol, nel ventottesimo giorno di guerra, torna nello scambio di accuse lo spettro delle armi chimiche e la minaccia del nucleare.E l’Ucraina chiede alla Nato di inviare “missili a medio raggio”, perché “non possiamo vincere una guerra senza armi offensive”.
LA MOSSA DI PUTIN – Intanto la Russia fa sapere che non accetterà più pagamenti in dollari ed euro per il suo gas consegnato in Europa, ma accetterà solo rubli.
Lo ha affermato il presidente russo Vladimir Putin. Un annuncio che provoca il calo delle Borse europee: Francoforte -1,3%, Madrid -1,4%, Parigi e Milano -1%, Londra -0,1%. Dopo le parole di Putin il rublo ha registrato subito un miglioramento ed ora è sceso sotto quota 100 sul dollaro (98,8). La valuta russa resta comunque debole rispetto a periodo antecedente alla guerra in Ucrania quando scambiava a 75 sul biglietto verde. Il prezzo del gas in Europa registra un balzo del 34% per poi ritracciare a 125 euro (+27%) al Mwh, dopo la decisione di Putin. A Londra il prezzo sale a 298 penny al Mmbtu.Contro “prezzi elevati e volatili del gas”, noi “proponiamo degli appalti comuni e delle regole più rigide per lo stoccaggio, perché invece di fare concorrenza l’uno con l’altro portando i prezzi verso l’alto, dobbiamo usare il nostro peso e cominciare ad acquistare gas insieme. Come europei, non come 27 paesi membri diversi. Inoltre dovremmo utilizzare le nostre possibilità di stoccaggio in alcuni paesi membri per garantire le forniture ovunque nell’Unione”. Lo ha detto la presidente della Commissione Ursula von der Leyen al Pe.
LA GUERRA CONTINUA – E’ stato bombardato un ponte a Chernihiv, a 130 chilometri da Kiev, ritenuto cruciale per portare aiuti umanitari ed evacuare i civili. Lo riferisce The Kyiv Independent.
Le voci di chi scappa dall’orrore della guerra in Ucraina
Le forze russe hanno sequestrato un convoglio umanitario di 11 autobus vuoti diretto a Mariupol per trarre in salvo gli ucraini in fuga dalla città ormai spettrale, facendo “prigionieri” gli autisti dei mezzi e diversi operatori dei servizi di emergenza: il presidente ucraino Volodymyr Zelensky denuncia la manovra di Mosca poche ore dopo il suo discorso al Parlamento italiano e assicura che Kiev sta “facendo di tutto per liberare la nostra gente”. Il presidente Zelensky esige il rilascio del convoglio.