Priolo. Il Giudice dell’udienza preliminare Andrea Migneco ha pronunciato la sentenza sull’efferato delitto di Priolo, ai danni di 93 anni. Il Gup, in considerazione della diminuente prevista dal rito abbreviato, ha inflitto la pena di 30 anni di reclusione a Francesco Garofalo e Angelo Sferrazzo, riconoscendoli colpevoli di omicidio volontario a scopo di rapina in danno del pensionato Sebastiano Liottasio. Il Gup Migneco ha condiviso la tesi accusatoria rappresentata in aula dal Pubblico Ministero Margherita Brianese, ma non ha inteso differenziare la responsabilità penale dei due priolesi alla sbarra. Durante la requisitoria, il magistrato si era battuto nell’attribuire la maggiore responsabilità dell’omicidio del novantatreenne a Francesco Garofalo e nel mitigare alquanto quella di Angelo Sferrazzo ritenendo credibile la sua tesi difensiva di essersi addormentato e di non ricordare affatto di essere entrato nell’abitazione del povero signor Liottasio. Il Pubblico Ministero Brianese, alla fine della requisitoria, ha sollecitato la condanna all’ergastolo e all’isolamento diurno per la durata di tre anni di Francesco Garofalo e la pena di diciotto anni di reclusione nei confronti di Angelo Sferrazzo.