I metalmeccanici verso una nuova mobilitazione

Investimenti, transizione energetica, occupazione, appalti, rinnovo dell’integrativo provinciale. I metalmeccanici di Cgil, Cisl e Uil verso una nuova mobilitazione. Il 27 giugno l’incontro con Federmeccanica e dal 7 al 10 luglio via alle mobilitazioni nazionali. Se n’è parlato stamani nei locali della Cgil durante un attivo provinciale con i segretari di Fim, Fiom e Uilm, rispettivamente Antonio Recano, Angelo Sardella e Giorgio Miozzi. Presenti anche i comitati direttivi delle tre sigle dei metalmeccanici, che hanno approfondito i temi oggetto della mobilitazione, riaffermando la centralità del lavoro metalmeccanico nel processo di transizione e la necessità di contrastare una politica degli appalti che genera lavoro precario e compressione dei diritti per tutti i lavoratori.
“In un momento in cui tutti provano a dividere, i metalmeccanici stanno cercando di concretizzare un sistema di diritti e norme da far valere per tutti i lavoratori a prescindere dalla categoria o dal contratto applicato – dicono Recano, Sardella e Miozzi -. Per poter contrastare l’attacco al lavoro e ai lavoratori, occorre sempre più condividere strategie sindacali e contrattuali in un’ottica di unificazione di diritti e salari nella medesima filiera produttiva. Il Petrolchimico di Priolo è uno dei siti industriali dove la transizione impatterà pesantemente modificando il rapporto tra sistemi energetici, modelli di consumo e di sviluppo in un processo irreversibile in cui il lavoro metalmeccanico può e deve giocare un ruolo da protagonista. Processo che deve essere caratterizzato da una forte connotazione sociale – aggiungono i tre segretari – e per realizzare questo obiettivo, i metalmeccanici hanno presentato alla controparte un’ambiziosa piattaforma per il rinnovo dell’Integrativo provinciale. Ma abbiamo anche un altro ambizioso obiettivo, quello di salvaguardare l’industria, l’occupazione, l’ambiente, immaginando un nuovo modello industriale che, valorizzando le potenzialità che il petrolchimico ha per intercettare le opportunità offerte dal Pnrr, ponga le basi per la realizzazione di un hub energetico integrato, capace di far assumere al nostro territorio un ruolo chiave nel mediterraneo”.
Recano, Sardella e Miozzi hanno inoltre aggiunto di “condividere la decisione delle segreterie nazionali che, per rimettere al centro dell’agenda del Governo la centralità del lavoro metalmeccanico, hanno proclamato uno sciopero nazionale tra il 7 e il 10 luglio. Perché c’è la necessità di mobilitarsi per chiedere politiche industriali, investimenti sulla transizione energetica, il superamento del massimo ribasso negli appalti e della precarietà, occorre inoltre sostenere con responsabilità e fermezza la trattativa per il rinnovo dell’integrativo e far sentire la voce dei metalmeccanici a partire dall’incontro programmato per il 27 giugno con Federmeccanica. Per questo motivo si terranno assemblee unitarie per confrontarsi con i lavoratori sulle loro condizioni materiali e le loro aspettative. Non è più tempo di stare in panchina, la partita si gioca in campo”.

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