La sottoscritta Giuseppina Nanè, a nome proprio e in qualità di co-portavoce di Europa Verde Verdi Siracusa, residente nel comune di Siracusa avanza formale richiesta relativamente ai seguenti punti:
1) Aggiornamento stato dell’arte in merito al fenomeno “pioggia di idrocarburi” verificatosi in data 26 agosto scorso e che ha interessato la zona di Siracusa Nord Città Giardino e Melilli
2) Modalità di fruizione delle notizie di cui al punto 1 secondo la normativa vigente in materia di accesso alle informazioni, trasparenza e affidabilità della Pubblica amministrazione (Convenzione di Aarhus); nell’immediatezza dell’evento e successivamente nessun portale istituzionale preposto ha veicolato notizie in merito ai gravissimi fatti avvenuti in modo da rendere edotti i cittadini sulle iniziative da intraprendere e sulle cautele necessarie.
3) Riteniamo che fatti gravissimi come questo di recente avvenuto e che va a sommarsi alle quotidiane moleste olfattive di natura chimico- industriale certamente nocive alla salute degli abitanti (anche mentre scriviamo questa lettera di sollecito si sta verificando una immissione tossica proveniente dalla zona industriale), vadano affrontati con rapidità ed efficacia risolutiva a tutela dell’ambiente e della sanità locale tutta.
4) Urge promuovere ogni genere di attività atta a mitigare gli effetti prodotti da quanto esposto ma vi è di più, il gravissimo episodio con la presente segnalato, avrebbe financo potuto arrecare più specifico e ampio nocumento alle falde idriche oltre che alle colture, chiediamo perciò alle istituzioni preposte alla tutela dell’ambiente di procedere, ove mai non fosse già avvenuto, con l’analisi oltre che la qualità dell’aria anche del suolo e delle falde acquifere interessate dalla ricaduta della pioggia di idrocarburi.
Nessuna giustificazione potrà mai valere a mitigare la responsabilità di chi, volendo produrre profitto da attività industriali, come quelle legate alla petrolchimica siracusana, attenti alla salute ambientale del nostro territorio e creda di restare impunito per tale grave atto, magari brandendo l’arma del ricatto occupazionale.
Attendiamo gli esiti delle analisi del monitoraggio ambientale eseguito da ARPA e degli altri Enti compulsati, ben consapevoli che questa volta le velenose particelle di idrocarburi, per la loro consistenza, per la pesantezza e la corposità non siano forse riuscite a permanere considerevolmente in atmosfera tanto da lasciarne adeguata traccia valutativa, certi al contempo che si siano potuti depositare sul suolo, contaminando colture e falde acquifere.
Ci riserveremo all’esito delle risultanze di analisi del fenomeno, opportuna azione legale a nome di Europa Verde provinciale e interessiamo sin da subito i nostri gruppi parlamentari nazionali ed
Europei.
Giusi Nanè co-portavoce Europa Verde Siracusa