Il 29 aprile all’ARS convegno sul tema “Tante idee per un solo fine”

Evolvere, migliorare, crescere Presentazione ufficiale dell’associazione Unidanza

Palermo – “Tante idee per un solo fine: evolvere, migliorare, crescere”. Questo il poliedrico tema del primo convegno nazionale organizzato dall’associazione Unidanza e patrocinato dall’Assemblea Regionale Siciliana e dal Centro nazionale sportivo Libertas in programma il 29 aprile nella Sala Rossa Pio La Torre presso la sede dell’Assemblea Regionale Siciliana a Palermo.
Oltre ai fondatori di Unidanza, Rocco Lo Bianco e Paolo Cianfoni, interverranno al convegno: Vincenzo Figuccia (deputato questore dell’Assemblea Regionale Siciliana), Sabrina Figuccia, (consigliere Comune
di Palermo), Andrea Pantano (presidente nazionale Libertas) e Giuseppe Mangano (presidente Centro regionale sportivo Libertas Sicilia e consulente allo Sport e all’attività sportiva dell’ARS).
Saranno inoltre presenti i rappresentanti di diverse associazioni di categoria e d’altre realtà presenti sul territorio anazionale.
All’iniziale intervento di Rocco Lo Bianco, che presenterà ufficialmente gli intenti di Unidanza, farà seguito quello di Giuseppe Paolo Cianfoni che illustrerà nel dettaglio scopi e progettualità che l’associazione si prefigge di seguire. Cianfoni farà, inoltre, particolare riferimento alla creazione di un tavolo comune al fine di aggregare le diverse realtà che, a vario titolo, operano nel mondo della danza sul territorio sia nazionale che internazionale.
Evolvere, migliorare e crescere saranno, infatti, i punti cardine nel- l’esposizione del progetto il cui inizio dei lavori è in programma alle ore 15.
UNIDANZA è un organismo che ha come principale finalità l’unione di tutte le realtà che sotto forma di associazioni e più in generale denominate organizzazioni collettive, perseguono lo scopo di curare e diffondere la Danza in tutte le sue forme.
Unidanza, infatti, si pone quale catalizzatore di esperienze, capacità, talenti e attitudini che abbracciano l’arte della Danza, nel rispetto delle sue tradizioni storiche e sociali e di quanti, a vario titolo, operano nel settore, sia da singoli che come aggregazioni,
ponendo al centro l’importanza e l’unicità dell’individuo, indipendentemente dal suo status sociale, dal credo religioso o di appartenenza a qualsiasi etnia.

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