Dopo un anno e dieci mesi di detenzione, è tornato libero il presunto boss di Sortino, Innocenzo Pandolfo di 68 anni. Nel mese di giugno era stato destinato i domiciliari in un comune fuori dalla provincia mentre adesso è completamente libero. Il tribunale penale (presidente Carla Frau, a latere, Salvatore Cavallaro e Liborio Mazziotta) ha accolto una nuova richiesta avanzata dai legali difensori, avvocati Puccio Forestiere e Francesco Fazzino, ritenendo essere venute meno le esigenze cautelari anche perché il processo è ormai in fase conclusiva.
L’imputato, ritenuto dagli inquirenti, referente del clan Nardo a Sortino, è stato coinvolto nell’inchiesta della direzione distrettuale antimafia e accusato di essere al centro di una serie d’iniziative volte a intimidire il titolare di un’agenzia di pompe funebri. Per l’accusa, Pandolfo, all’epoca dei fatti detenuto nel carcere di Augusta, Durante la sua detenzione nel carcere di Augusta, avrebbe ordinato a Massimiliano Sinatra di impedire all’imprenditore di aprire una filiale a Sortino e per tale motivo arrestato nell’ottobre 2022. Il sortinese si è sempre dichiarato estraneo ai fatti oggetto della contestazione e adesso ha potuto lasciare il luogo di detenzione.
F. N.