Al video di Beppe Grillo che difende il figlio accusato dal 2019 per una presunta violenza sessuale di gruppo in Costa Smeralda nella villa del fondatore del M5S il Cav. Paolo D’Orio replica: “Noi che non avevamo la Wii, l’IPhone, la Playstation né l’Xbox ricordiamo Grillo ospite del grande Pippo Baudo a Fantastico e in quel tempo era più simpatico. Oggi il fondatore del Movimento 5 Stelle tramite un video in rete difende il figlio chiedendo “Perché non li avete arrestati?” riferendosi con lui a tre suoi amici indagati per violenza sessuale di gruppo ma sbraita. Non li hanno arrestati perché il nostro Codice di Procedura Penale statuisce giuste e puntuali garanzie, quelle stesse garanzie che il M55 denigrava nel 2009 quando non si preoccupava se talaltro perché indagato era “su tutti i giornali” ed anzi con la pubblica gogna racimolava consensi. Sono invece turbato per chi non si indigna ai processi tramite social oppure televisivi, è increscioso parimenti come affronta Giletti l’informazione per Alberto Genovese invitando le persone offese a raccontare i fatti prima di un processo” – e il cavaliere D’Orio sbotta – “A motivo del virus oggi è vietato distrarsi, cantare, ballare, riunirsi come il romanzo di Orwell ma dopo le 22 riflettiamo! La Giustizia è una cosa seria nonostante le rivelazioni fatte da Alessandro Sallusti nel libro “Il Sistema”. Basta processo mediatico, basta conferenze stampa senza il rispetto della presunzione d’innocenza, basta filmati contenenti riprese di atti d’indagine preliminare dati in pasto alle tv e alla rete.”