Il corpo di santa Lucia al fianco di sant’Agata a Catania

La presenza del corpo di Santa Lucia a Catania ci ricorda che la Sicilia è terra di testimonianza cristiana, che il martirio è generativo di testimonianza, come fu per Lucia che, secondo una tradizione, venne in pellegrinaggio sulla tomba di Agata nel suo dies natalis, come i primi cristiani facevano nei sepolcri dei martiri”. Lo ha detto monsignor Luigi Renna ieri sera in occasione dell’omelia del Pontificale in onore del corpo di santa Lucia, accolto in cattedrale a Catania. Un caloroso applauso ha accolto l’ingresso delle spoglie mortali della martire siracusana al duomo per un “incontro” con Sant’Agata.

Ieri sera le reliquie sono state accolte davanti alla Chiesa di San Placido a Catania per poi proseguire in processione verso piazza Duomo dove è avvenuta, in una chiesa affollata, un solenne, storico, ingresso nella Basilica Cattedrale di Catania dove Santa Lucia ha “incontrato” Sant’Agata con l’apertura straordinaria del Sacello e l’esposizione del Busto Reliquiario della Patrona catanese con entrambe reliquie che sono rimaste esposte tutta la notte nel transetto della Cattedrale con l’animazione del gruppo di preghiera diocesano “Amici del Rosario” e con l’alternarsi di diverse Aggregazioni laicali.

A mezzanotte si è svolta una Santa Messa, poi un’altra alle 6,30 e a seguire ci saranno diverse celebrazioni durante tutta la giornata di oggi domenica 29 dicembre. Mons. Renna ha rimarcato che “bisogna temere più chi uccide l’anima che il corpo prendendo esempio dal sacrificio delle due Sante”.

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By F N

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