Dopo il via libera della Procura di Termini Imerese, sarà recuperato a metà aprile il relitto del Bayesian, il maxi yacht a vela affondato la notte del 19 agosto dello scorso anno al largo di Porticello, a pochi chilometri da Palermo. I magistrati hanno fissato tempi e modalità dell’operazione con il coinvolgimento della Guardia Costiera e dei legali del consorzio di assicurazioni della società che gestisce l’imbarcazione per conto degli armatori. Il veliero, lungo 65 metri, è adagiato sul fondale a una profondità di 49 metri. Per il recupero sarà utilizzata una chiatta ed è prevista una delicata operazione di taglio dell’albero maestro, alto 75 metri, prima di sollevare lo scafo.
L’affondamento del Bayesian ha provocato la morte di sette persone, tra cui il proprietario, il magnate inglese Mike Lynch, sua figlia Hannah, i coniugi Chris e Neda Morvillo, Jonathan e Judy Bloomer, e il cuoco di bordo Recaldo Thomas.
Iscritti nel registro degli indagati per omicidio plurimo e naufragio colposo sono il comandante neozelandese James Cutfield, l’ufficiale di macchina Tim Parker Eaton, e Matthew Griffith, che si trovava di guardia in plancia al momento della tragedia. Le autorità stanno ancora cercando di chiarire le cause dell’affondamento dello yacht, avvenuto in circostanze ancora poco chiare. Secondo alcune ricostruzioni, l’imbarcazione avrebbe avuto problemi strutturali o avarie che ne hanno compromesso la stabilità.
