Il Sinalp denuncia “la piaga del precariato in Sicilia”

11 Novembre, 2021 – In Sicilia da decenni la politica per obiettivi più o meno velati crea precariato nella pubblica amministrazione.

Ci rendiamo conto che fare politica creando speranze di un futuro lavoro stabile e sicuro rende facile ottenere il consenso.

Vivere in una terra dove il precariato, la mancanza del lavoro, e lo sfruttamento vergognoso di chi vuole solo lavorare dignitosamente per sfamare la propria famiglia, permette al politico di turno di poter avere facile presa sulle speranze e le illusioni di chi si aggrappa a tutto pur di sopravvivere e rimanere in Sicilia.

Questo agire, nei decenni, ha creato il vergognoso pantano del precariato ASU, PIP, CONTRATTISTI, FORESTALI, AMMINISTRATIVI E SANITARI NELLE ASP e per ultimo abbiamo anche i NAVIGATOR per un totale di circa 50 mila schiavi del nuovo millennio che non sanno più quale sarà il loro futuro.

Poi quando finalmente un Governo Regionale decide almeno di intervenire in un comparto di precariato come gli ASU per porre fine a questo vergognoso pantano di illegalità e sfruttamento dei lavoratori, interviene il Governo Nazionale dichiarando che le competenze in merito alla loro stabilizzazione non sono della Regione Siciliana ma dello Stato.

Nel mentre gli altri lavoratori precari, forti della sentenza della Consulta n. 279 del 2020 con la quale sono state dichiarate inammissibili le questioni di legittimità costituzionale dichiarate dal Presidente del Consiglio dei Ministri che fa cadere, di fatto, il blocco alle stabilizzazioni, continuano a chiedere a gran voce di essere stabilizzati.

Ma i nodi si fanno sempre più complessi e di difficile soluzione vista la contrapposizione che si è ormai creata tra Stato e Regione.

Contrapposizione tutta politica che sta ottenendo solo il risultato ben poco lusinghiero di uccidere per l’ennesima volta i sogni di cittadini che, sottopagati e sfruttati in maniera indegna, lavorano e reggono le sorti della Pubblica Amministrazione.

Oggi con la pandemia, ennesima piaga che affligge la Sicilia, il Governo Nazionale ha dato vita ad ulteriore precariato che si andrà a sommare a quello già esistente.

I tanti precari contrattisti assunti dalle ASP matureranno a breve il diritto alla stabilizzazione e chiederanno giustamente che gli venga riconosciuto quanto dovuto.

Potremmo elencare intere pagine di precariato che chiede che gli venga riconosciuto il diritto al lavoro come dignità personale e sociale, e per questo come SINALP chiediamo che il Governo Musumeci faccia tutto quanto è possibile affinchè questo dualismo Stato Regione venga superato e si dia attuazione alla stabilizzazione di tutti i Precari Siciliani.

Già nel comparto forestali abbiamo avuto la Sentenza del Tribunale di Ragusa che ha condannato la Regione Siciliana a riconoscere ai lavoratori ben 10 mensilità come risarcimento per la mancata stabilizzazione.

Sentenza pesantissima che se darà la sveglia a tutti i forestali, solo loro saranno in grado di far “fallire” la Regione Siciliana.

Gli ASU sono anch’essi sul piede di guerra e non possono più attendere che il Ministero del Lavoro e con esso il Governo Draghi si esprima su chi spetta la competenza per la loro stabilizzazione.

I Precari OSS attendono anch’essi nel rispetto della Legge Madia che si dia il via alla loro stabilizzazione.

Tutti i precari assunti per l’emergenza COVID stanno per maturare anche loro il diritto al riconoscimento giuridico all’assunzione.

Purtroppo sempre più ci rendiamo conto che viviamo sopra ad una polveriera sociale che può esplodere in qualsiasi momento con danni sociali ed economici incalcolabili.

Chi ha la responsabilità di Governo deve agire affinchè non succeda l’irreparabile.

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By Cosimo Consoli

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