“Tra pensiero ed estensione vi è un mondo dell’altrove, dove si dispiega la forza dell’immaginazione creatrice, che la poetica pittorica di Laura Nazzaro coglie nella sua dimensione originaria ed embrionale”. Così Paolo Belliniinizia la sua presentazione critica di Laura Nazzaro, artista romana, che abbiamo già avuto modo di ammirare nella collettiva di Palazzo Ducezio nel periodo natalizio, inserita nell’iniziativa “Quadrilatero del Contemporaneo“. A firmare l’evento tra il vecchio ed il nuovo anno e quello artistico della prossima settimana è sempre Studio Barnum Contemporary eNotArte Artisti Associati, a cura di Vincenzo Medica, con il Patrocinio del Comune di Noto. La mostra intitolata“Immagini dell’altrove”, verrà inaugurata venerdì della prossima settimana, 30 marzo 2018, alle ore 19 allo Studio Barnum Contemporary di via Silvio Spaventa 4 a Noto. “Queste opere sono il frutto di un’esplorazione, nascono da un vero e proprio peregrinare dell’occhio su macchie e segni casuali, materia prima instabile, caotica e informe che per risonanza porta la pittura nella dimensione fluida della psiche, richiamando contenuti inconsci originari e archetipi. Qui prende forma un emozione analogica, un “vedere come” che produce metafore visive, fiori spontanei della psiche che si presentano concretamente in luogo di un concetto, e non abbandonano, anzi manifestano, la loro appartenenza alla molteplicità del possibile, all’ humus fecondo dal quale traggono vita”. Spiega Laura Nazzaro, il cui percorso personale e professionale ha tra le sue tappe: il 1° Concorso Nazionale per artisti e giovani creativi “La mia idea di campagna romana e laziale”, presso il Castello Baronale di Fondi; mostra collettiva “Obiettivo Pax” presso il museo Storico della Fanteria, patrocinata dalla fondazione Mario Moderni; mostra personale al Linux club di Roma; mostra collettiva femminile presso la galleria RGB di Roma; esposizione permanente presso il laboratorio creativo “Yoaqu” di Roma. Di recente, come detto, Quadrilatero del contemporaneo e NotArte festival, open gallery, a Noto.