Sono 30mila le persone arrivate a San Siro per la band salentina, che qui aveva fatto il suo primo concerto in uno stadio il 31 maggio 2008, quando sembrava ancora un azzardo esibirsi su un palcoscenico così importante.
Il tempo ha dato ragione ai Negramaro. Vent’anni di musica, di balli sfrenati e di momenti più riflessivi, di tormentoni estivi e di canzoni d’amore. Il concerto milanese, aperto dai giovani talenti della Fondazione Pino Daniele e del Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, è cominciato dall’ultimo singolo del gruppo ‘Luna Piena’ ed è proseguito con i loro maggiori successi, da ‘Nuvole e lenzuola’ a ‘Mentre tutto scorre’, da ‘Sei tu la mia città’ dedicata alla Milano della musica a ‘L’immenso’ per tutti i bambini che “muoiono in mare e nelle guerre”.
Toccante il doppio omaggio solo chitarra di Giuliano a Lucio Dalla, con le sue ‘Come è profondo il mare’ e ‘Canzone’, così come è da brividi il duetto con l’amica Elisa, super ospite della serata che tornerà con un suo concerto a San Siro nel 2025, e la dedica a Dolores O’Riordan, la cantautrice irlandese deceduta nel 2018 con cui i Negramaro avevano prodotto ‘Senza fiato’.
Sulle note di ‘Estate’ arriva anche Tananaisul palco prima della chiusura con l’immancabile ‘Meraviglioso’ di Domenico Modugno e l’arrivederci a San Siro con ‘Parlami d’amore’.