“Un importante ritrovamento subacqueo avvenuto nelle nostre coste avolesi che, dopo un percorso di restauro e ricerca, vede oggi la valorizzazione di un eccezionale patrimonio archeologico e storico che racconta e promuove la cultura e il turismo della memoria e del ricordo”. Queste le parole del sindaco di Avola, Rossana Cannata, a margine dell’inaugurazione di ieri della mostra dedicata ai cannoni della battaglia di Avola. Dopo un accurato lavoro di restauro a cura del perugino Andrea Gobbi, infatti, sono stati restituiti alla città i due cannoni provenienti da una delle navi affondate a seguito della battaglia tra spagnoli e inglesi che ebbe luogo l’11 agosto 1718 davanti alle coste avolesi. I cannoni furono recuperati ne 2012 grazie alla segnalazione di Bruno Magnano, Guardia di Finanza, diversi anni fa e da allora presi in custodia dal Comune di Avola e da oggi saranno fruibili e visitabili a palazzo di città. “Un pezzo di storia recuperato nelle nostre coste – dice il primo cittadino – e che ora è visibile a tutti”. Per la loro conservazione si è proceduto prima attraverso un processo di desanilizzazione con cambi d’acqua. Inoltre con acidi sono state ammorbidite le concrezioni. I cannoni, legati a una storica battaglia navale tra le flotte spagnole e inglesi e ritrovati assieme ad affusti, stoviglie di bordo, armi e parte del relitto di una imbarcazione risalente al XVIII secolo, oggi vivranno una seconda vita dopo il restauro avvenuto sotto l’attento occhio della Soprintendenza del Mare dopo tre secoli di immersione. “Continuiamo con la mia amministrazione a valorizzare il nostro patrimonio culturale e storico– conclude il sindaco Cannata – in questo caso grazie al recupero della memoria di una battaglia che ha avuto luogo proprio davanti alla nostra costa 300 anni fa, attraverso i reperti che il mare ci ha restituito e che restituiamo alla storia”