Il presidente PhD Massimo Gozzo entra nel dibattito del nuovo ospedale di Siracusa accogliendo positivamente le linee guida proposte ed illustrate alla stampa dal presidente dell’ordine dei medici. Entrando nel merito della questione si vuole sottolineare la necessità di prestare particolare attenzione ai principi della Bioarchitettura, cosa ben diversa dalla bio-edilizia in quanto in prima battuta si parte dall’analisi del sito, un indagine articolata per aree tematiche (rete e risorse idriche, campi elettromagnetici,diagramma solare,uso di risorse energetiche rinnovabili etc.). La realizzazione di una architettura ospedaliera deve dialogare con le caratteristiche bioclimatiche e geomorfologiche del luogo e pertanto occorre che in primis sia adatta al clima locale, realizzando un modello che non può essere un “copia e incolla” di progetti nati ad altre latitudini come quelli nordici ed estremamente energivori. Un cantiere che giustamente preveda una “posa a secco” e che rispetti quei requisiti di qualità che da decenni l’ Istituto Nazionale di Bioarchitettura porta avanti col proprio protocollo di certificazione energetico ambientale attraverso il raggiungimento di prestazioni di qualità ambientale. La Bioarchitettura pone la salute dell’uomo negli ambienti confinati quale priorità nella realizzazione delle nostre abitazioni tanto più in un ospedale, considerata la vulnerabilità del degente. Pertanto occorre mirare al benessere psicofisico dei fruitori della struttura e gli strumenti per farlo sono quelli che per natura interagiscono sempre e comunque sull’essere umano: forme, colori e materiali.