Il parlamentare siracusano Paolo Ficara (M5s) ha chiesto al ministero della Difesa di attivarsi con il comune di Siracusa per individuare un’area per la realizzazione del nuovo comando provinciale dei Carabinieri, alternativa alla sede dell’Aeronautica di via Elorina. Nella sua interrogazione parlamentare, Ficara rilancia poi i progetti di fruizione pubblica dell’area dell’ idroscalo De Filippis e di tutto quell’arco costiero, da troppo tempo negata ai siracusani.
L’idroscalo, sede dell’Aeronautica, occupa una vasta porzione porto Grande nella quale, peraltro, sono ormai venute meno le esigenze militari, di difesa e di presidio. “Quella scelta congiunta di Regione e Comune di Siracusa ai tempi dell’amministrazione Garozzo ci è apparsa scellerata da subito. Il Movimento 5 Stelle si è sempre opposto a quella soluzione”, ricorda l’esponente pentastellato.
Peraltro, si moltiplicano nel dibattito pubblico locale le voci favorevoli ad una storica riqualificazione di tutta l’area, il famoso waterfront di via Elorina. E questo sfruttando anche congiunture come la annunciata rinascita del mercato ittico, la riqualificazione dei fabbricati ex Spero con lungomare costiero aperto in grado di offrire a cittadini e turisti una invidiabile passeggiata vista mare e pista ciclabile costiera. E sarebbe anche una occasione unica per risolvere definitivamente il problema del depuratore comunale che scarica ancora oggi nel porto Grande.
“Per disegnare la Siracusa del futuro, bisogna partire da qui. Ho letto le dichiarazioni di diversi esponenti politici siracusani che dopo aver contribuito al declino della città si riscoprono improvvisamente illuminati. C’è da augurarsi – dice ancora Paolo Ficara – che dietro le belle parole non si nascondano altri interessi. Noi siamo pronti a fare la nostra ed a combattere questa battaglia ad ogni livello, dal governo di Roma a quello regionale a Palermo sino al Comune di Siracusa”.
Il parlamentare Paolo Ficara (M5s) lancia anche una provocazione. “Perché non valutare la possibilità di trasferire, previe opportune verifiche, le attività che insistono sul porto grande sul lato entroterra, magari studiando la possibilità di un sistema di compensazioni da armonizzare con il nuovo Prg? Tutto, ovviamente, nell’imprescindibile rispetto dell’ambiente e della prevenzione del rischio idrogeologico. Siracusa deve ritrovare la capacità di guardare al futuro e cambiare, con ambizione e serietà”.