La città di Siracusa relegata in un vicolo cieco: occorre una scelta politica forte per gestire l’emergenza

A Siracusa la politica verso la difesa dei diritti sociali dei cittadini e la riconquista dei valori perduti è scomparsa già da qualche tempo. La stessa cosa si può sulla difesa della comunità intesa quale bene comune e della solidarietà, fuori dall’attuale individualismo permaloso.

La questione della concessione dei loculi al Cimitero di Siracusa è diventata una ridicola farsa, con lo sfondo di una ripicca dettata da un cattivo modo di amministrare. Invece di curare e amministrare la città dello spazio pubblico e della qualità della vita dei cittadini, o della sostenibilità urbana, l’amministrazione comunale gioca alla rivalsa, forse per colpire l’opposizione, ma finisce alla fine per mettersi contro i siracusani, rei di aver votato questa maggioranza (in minoranza) che non riesce ad azzeccarne una giusta.

È palese che la città si trova relegata in un vicoli cieco e senza la necessaria cura del male. Difetta la capacità progettuale del direttorio sui programmi di sviluppo e sugli investimenti necessari, di contro l’opposizione sulle concessioni dei loculi al cimiero parla di bilanci bizzarri. Quello che occorre è semplicemente ritornare a lavorare per il bene della collettività. Manca una regia capace di realizzare una rivoluzione nel sistema di amministrare tastoni come quello attuale, una sorta di vecchia regola dei muratori di un tempo, senza un buon progetto, ma “vedendo facendo”, attraverso un’ordinata e corretta politica amministrativa.

Al solo passeggiare per le vie della città i cassonetti carrellati della differenziata sulla pubblica via lungo strade e marciapiedi, emanano cattivi e nauseabondi odori, vecchi e nuovi. La pulizia lascia a desiderare, la spazzatura è dispersa dappertutto, manca il decoro urbano della semplice vita civile, la cura dei parchi, dei monumenti, delle aiuole, delle strade, il verde pubblico è abbandonato, i turisti fotografano i cumuli d’immondizia come souvenir. Manca la volontà politica e gli elementi organizzativi fondamentali per riportarci allo splendore del passato puntando sul turismo, la cultura, la bellezza e sulla qualità della vita urbana, altrimenti si continuerà nello stillicidio, abbandonando vendette e rancori in una sorta di “suicidio politico” per questa squadra al governo della città che non riesce a risolvere un problemino come la vicenda dei loculi al cimitero che appare come a voler dimostrare la propria forza, con l’accanimento della rivalsa.

La verità dei fatti, appare monca; assessori e dirigenti non lasciano scampo alla formulazione delle idee da parte dei membri del civico consesso. L’opposizione accusa l’amministrazione di voler fare cassa in maniera vergognosa sulla morte, sul dolore, attraverso i loculi al cimitero; di contro la Giunta non chiarisce a che punto è la pratica per la costruzione del nuovo camposanto, bloccato da anni in uno stile politico altezzoso e silenzioso.

Di certo, lo spettacolo offerto nell’Assise comunale nei giorni scorsi sui loculi è il risultato di un fallimento politico e amministrativo ai limiti dell’assurdo, che ha evidenziato crepe enormi nel variegato equilibrio in un consiglio comunale che funziona al comando del capo stazione di questa compagine politica che ha vinto le elezioni con la regola della minoranza per un dato politico davvero di basso rilievo.

Con queste premesse è assolutamente chiaro che non si andrà da nessuna parte e che quest’Amministrazione comunale, al contrario delle previsioni, pare avere vita molto tumultuosa. La Città ha comunque il diritto di sapere chi e cosa blocca l’avvio di quest’amministrazione. Lo spettacolo mostrato in occasione della vicenda loculi, che fa rima con la falsa partenza e l’insuccesso registrato finora. Amministrazione che sul nascere si presentava già litigiosa e, se mai dovesse riuscire a partire a regime, sicuramente sarà caratterizzata da mille discussioni, tra veti e vendette, cattivi ricordi e colpe.

Quello che manca è una visione amministrativa nuova, con uomini politici capaci e dalla mentalità libera da condizionamenti e gelosie, con la capacità di fare gioco di squadra; un direttorio politico in grado di operare e ricostruire in fretta la nuova Siracusa. Un’alternativa seria e affidabile per dare alla Città il governo che si merita, con persone ed energie nuove e capaci di gestire l’emergenza in atto che ha relegato in un vicolo cieco la Città di Archimede.

Concetto Alota

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