“Siamo quotidianamente impegnati nel delicato servizio di custodia e assistenza della vita delle persone che accogliamo, tutti soggetti fragili e particolarmente a rischio. Questa donazione vuole essere un segno di partecipazione per quel necessario e rinnovato impegno comune che unisce gli intenti, consolida gli sforzi e aumenta la speranza per generare e ristabilire una santa pace”. Con queste parole il presidente della Fondazione Sant’Angela Merici onlus, don Alfio Li Noce, ha presentato la donazione all’Azienda sanitaria provinciale di Siracusa di due ventilatori polmonari, strumenti necessari e fondamentali in questa fase di emergenza da coronavirus.
La Fondazione è un Ente ecclesiastico della Diocesi di Siracusa che opera secondo i principi che incarnano i valori cristiani e da tanti anni è particolarmente attrezzato e specializzato nella vicinanza morale e materiale, nel sostegno e nella cura e nell’opera di abilitazione e riabilitazione delle persone più fragili.
“A nome di tutta la Fondazione, delle persone anziane e con disabilità assistite, e su input del nostro Arcivescovo, mons Salvatore Pappalardo, mi faccio portavoce nel manifestare la nostra Identità e renderla concreta – ha scritto don Aldo Li Noce al direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Lucio Ficarra -, donando all’autorità sanitaria locale due ventilatori polmonari. Desideriamo continuare la nostra missione anche in questo modo, nel farci prossimi a chi soffre e sempre fecondi di ogni forma di servizio a supporto e a sostegno della Vita. Conosciamo bene lo spirito di abnegazione ed il sacrificio condiviso dagli operatori sanitari”.
Il presidente della Fondazione Sant’Angela Merici ha ricordato gli utenti del’Istituto che “non possono al momento fruire dei servizi riabilitativi erogati attraverso il regime di ambulatorio, domicilio e semi residenziale, sospesi dallo scorso 17 marzo. A questi si aggiunge l’interruzione di altre attività che consentono alla Fondazione di prendersi cura integrale della persona attraverso percorsi di eccellenza nel pieno rispetto dei valori etici”. Don Alfio Li Noce pone l’accento sullo stato di “sofferenza e sulle difficoltà vissute dalle famiglie e dalle persone con disabilita che hanno dovuto rinunciare ai necessari servizi. Nonostante lo sforzo e l’impegno del nostro personale per mettere in atto un’azione compensativa di supporto, patiscono la sospensione delle prestazioni riabilitative necessarie per la qualità della loro vita”. L’augurio è che presto la situazione possa tornare alla normalità: “Una soluzione per il bene di tutti ritornando al lavoro quotidiano che la Fondazione mette in atto affinché la “persona” possa essere non solo curata e guarita ma soprattutto “rigenerata” in uno “spazio d’amore” in cui si accoglie e si solleva l’uomo”.