Siracusa, 4 marzo 2022 – Domenica scorsa, 25 Febbraio è stato brutalmente aggredito un Infermiere del nosocomio Siracusano durante lo svolgimento del servizio presso il Triage del Pronto Soccorso, perché l’utente non voleva essere sottoposto al Tampone, che per prassi, viene eseguito prima di accedere alle cure di reparto.
Poche settimane prima un’altra infermiera sempre del Pronto Soccorso; con loro tanti altri Lavoratori della sanità che subiscono violenze verbali e fisiche mentre svolgono un servizio dedito alla tutela e alla cura della salute dei cittadini.
I fattori di rischio sono molteplici e gli anni di Pandemia hanno ulteriormente appesantito il disagio sociale, che si riversa sempre più sui professionisti della salute. Molto spesso è la preoccupazione e la frustrazione dei familiari che la fa da padrona e i tempi di attesa dei Pronto Soccorsi aumentano tali percezioni.
Ed oltre il danno la beffa. A trenta giorni dalla scadenza dei contratti legati allo stato di emergenza il Governo Regionale non si decide a far sapere a questi “EROI” se avranno ancora un posto di lavoro.
Nonostante ciò i Professionisti Sanitari sono sempre pronti al sacrificio e non si risparmiano davanti a nulla, nemmeno davanti ai pericoli e alle incertezze.
Non possono più essere tollerati certi episodi di violenza nei confronti di chi mette a rischio ogni giorno la propria vita per aiutare gli altri. Certe barbarie non possono e non devono lasciare indifferenti le nostre istituzioni, che non possono fermarsi ad un semplice comunicato di solidarietà nei confronti di chi subisce una aggressione così ingiustificata e brutale!
Chiediamo un segnale forte da parte delle Istituzioni, da parte del Sindaco, dall’OPI e dall’Azienza per attuare un protocollo contro le aggressioni per denunciare d’ufficio la violenza senza far esporre direttamente il Lavoratore che svolge un Pubblico Servizio. Chiediamo attenzione e civiltà!
La FP CGIL si schiera a difesa dell’infermiere aggredito e di tutti gli Operatori Sanitari che hanno subito violenze fisiche, verbali e psicologiche.
Dobbiamo ricostruire la sanità dalle fondamenta, partendo dalla dignità e dal rispetto per la vita altrui.