Una delle più immani tragedie navali rivive oggi in un documentario che, dopo il successo di sabato scorso, è di nuovo in programmazione al cinema di Belvedere per mercoledì 26 marzo alle 15. Il documentario “La Notte del Conte Rosso”, è stato realizzato dai registi Giovanni Zanotti e Mario Bonetti, presso la Sala del Cinema Aurora di Belvedere: un evento dal forte impatto emotivo, che ha riportato alla luce una delle tragedie più drammatiche della storia della Marina italiana.
Il 24 maggio 1941, al largo di Siracusa, il piroscafo Conte Rosso, un transatlantico requisito dal governo italiano per scopi bellici, venne affondato da un sommergibile britannico. In quella tragica notte, 1.297 soldati persero la vita: un numero che fa del naufragio del Conte Rosso il più grande disastro navale in termini di vittime per singola unità nella storia della Marina italiana. Un tragico evento che destò parecchio clamore a Siracusa, dove quelle vittime furono recuperate e ricomposte.
Il documentario – che ha ricevuto il patrocinio di importanti istituzioni come l’Istituto del Nastro Azzurro e l’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci – racconta la vicenda attraverso le testimonianze di chi ha vissuto la tragedia: Corrado Codignoni, oggi centenario, è l’ultimo superstite di quella notte, e la sua testimonianza si fa portavoce di una generazione perduta. La sua lucidità e la sua memoria vivida sono state fondamentali per restituire il volto umano a una storia che rischiava di sparire nell’ombra del silenzio.
La proiezione, che è stata organizzata dall’associazione Lamba Doria e dall’associazione culturale “Il Cerchio”, ha visto la partecipazione di importanti figure legate alla memoria storica del Conte Rosso: in sala Concetta Santangelo – autrice di diversi libri sulla vicenda e pronipote di uno dei dispersi – che ha portato i saluti dei registi e ha sottolineato come per i discendenti delle vittime La notte del Conte Rosso non sia mai finita.
Presenti anche diversi parenti dei caduti, i cui racconti e memorie personali hanno arricchito ulteriormente i momenti precedenti la proiezione: tra gli altri, l’ufficiale della Marina militare, Ernesto Cataldi, che ha ricordato l’importanza della memoria storica per evitare che simili tragedie possano ripetersi.
Un tributo particolare quello dedicato ad Angelo Maltese, il famoso fotografo-artista siracusano che in quella occasione fu chiamato a documentare le vittime della tragedia. I figli, Antonello e Lorenzo Maltese, presenti in sala, si sono fatti portatori del ricordo del padre e delle toccanti parole che scrisse dopo aver visto con i suoi occhi l’orrore del naufragio: “Piansi per le madri, per i padri, per le spose, per tutti coloro che sacrificano il bene supremo della vita”. Le fotografie di Maltese rappresentano ancora oggi un frammento indelebile della memoria collettiva di quella tragedia.
La proiezione del documentario, vincitore del Caorle International Film Festival nella sezione documentari, ha rappresentato un momento di riflessione collettiva sulla guerra e sulle sue devastanti conseguenze: il Conte Rosso non è solo il simbolo di una nave affondata, ma di una generazione di giovani soldati che non ebbe mai l’opportunità di vedere il fronte. Una lezione di storia e un prezioso invito a non dimenticare.