Ieri, subito dopo le soddisfazioni espresse dal nostro presidente della Regione on.le Nello Musumeci che affermava: «Ci sono voluti 28 anni di colpevoli distrazioni e ritardi, adesso finalmente anche la Sicilia ha il suo Piano regionale per l’amianto», nella qualità di coord. Di ONA Sicilia, ho ritenuto opportuno scrivergli una lettera per dire che la sua soddisfazione è anche mia e di tutta l’ONA e proprio quei 28 anni di colpevoli distrazioni e ritardi hanno determinato l’attuale situazione dei lavoratori costretti a protestare davanti al comune di Priolo Gargallo dallo scorso 6 luglio per rivendicare un diritto negato proprio per un colpevole ritardo.
Presidente, vada a sedersi nel tavolo del consiglio dei ministri e tuteli le vittime dell’amianto della sua regione.
“ On. le Nello Musumeci
Presidente della Regione Sicilia
Leggo sulla stampa di oggi la dichiarazione che Lei ha fatto e mi riempie di gioia sapere che Lei ha ricordato di quanto sia pericoloso il problema dell’amianto per la sua presenza nei luoghi di vita e di lavoro per i danni causati e per quelli che potrà causare.
Un problema, purtroppo, che negli ultimi 15 anni mi ha visto protagonista insieme al presidente nazionale dell’ONA. Avv. Ezio Bonannii ma soprattutto insieme all’on.Le dott. Pippo Gianni, attuale Sindaco di Priolo, Coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico dell’Ona, già Deputato nazionale e regionale e autore della legge regionale sull’amianto, L.R. n.10/2014.
Presidente, Le devo consegnare un problema molto grave che ci sta attanagliando ormai da oltre 80 giorni e che ci ha portato a protestare pacificamente davanti al comune di Priolo Gargallo per rivendicare un giusto e sacrosanto diritto a seguito della pesante ingiusta e ingiustificata discriminazione, come da Lei e da altri più volte evidenziato.
Il nostro delicato problema, come Lei sicuramente avrà appreso è stato riportato ampiamente da tutti gli organi di stampa regionali e nazionali.
Purtroppo, il governo Nazionale e quindi qui Le chiedo, in qualità di Ministro della Sicilia, quale Lei è, di intervenire nel prossimo Consiglio dei Ministri perché il Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale, che ha emesso gli atti di indirizzo per il riconoscimento dei benefici previdenziali per esposizione all’amianto in Italia, si è dimenticato della Sicilia e del polo petrolchimico di Priolo, discriminando tutti quei lavoratori che nonostante la provata esposizione all’amianto, oggi, sono costretti ad adire alle vie legali per avere ciò che in altri parti d’Italia hanno ottenuto in via amministrativa.
Le chiedo, Presidente, che Lei possa intervenire per dare finalmente anche alla Regione Sicilia la possibilità di essere paragonata al resto d’Italia dando dignità e parità di trattamento ai suoi conterranei e quindi superare una volta per tutte la discriminazione subita.
Conoscendola sono certo che Lei interverrà nel prossimo Consiglio dei Ministri con forza e determinazione e farà di tutto per chiedere al Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale un atto di indirizzo che sia un atto di Giustizia nei confronti di tutte quelle persone che in Sicilia purtroppo sono stati per anni a contatto con l’amianto delle quali molti si sono ammalati e tantissimi altri sono deceduti e per le quali io insieme a quelli che sono ancora vivi rivendico l’atto di indirizzo per la nostra amata terra.
Si faccia carico di questo delicato problema, Presidente, e dia giustizia alla Sicilia.
Naturalmente la ringrazio a nome di tutti quelli che ancora sono rimasti in vita, perché ormai sono rimaste le vedove e sono certo che Lei a stretto giro di posta mi farà sapere quanto sarà fatto.
Grazie presidente! Sono certo che Lei ancora una volta saprà interpretare i sentimenti forti di una Sicilia che vuole riscattarsi“.
Cordiali Saluti
Priolo Gargallo 25/09/2020
Calogero Vicario
Coordinatore Ona Sicilia