E’ stato presentato nella sede dell’istituto Gagini dall’assessore alle Politiche educative del Comune di Siracusa, Roberta Boscarino, Tra-Me, il progetto di inclusione e sensibilizzazione, volto a migliorare la qualità della vita di bambini e ragazzi affetti da Disturbo dello spettro Autistico.
Insieme all’assessore erano presenti il presidente dell’ANGSA, Simone Napolitano, la dirigente del Centro di Neuropsichiatria dell’Infanzia e della Adolescenza dell’ASP di Siracusa, Paola Iacona e l’assistente sociale dello stesso centro, Angela Maria Valenti, la dirigente dell’istituto Gagini, Giovanna Strano, il maestro Giuseppe Piccione, il dirigente dell’assessorato Politiche educative, Loredana Caligiore e i funzionari dello stesso assessorato, Caterina Galasso e Giuseppe Prestifilippo.
Anche quest’anno – ha detto all’apertura dei lavori l’assessore Roberta Boscarino – è partito un importante progetto, Tra-Me. Un forte e significativo segnale di sensibilizzazione, interesse e partecipazione attiva nei confronti di una complessa forma di disabilità. Siamo certi che gli studenti del Gagini, riusciranno a veicolare attraverso i laboratori di pittura, le proprie emozioni, e di arricchire attraverso l’arte, il bagaglio emotivo dei ragazzi a cui questi laboratori sono rivolti. Auspichiamo – ha infine detto l’assessore – che in futuro nascano quante più attività laboratoriali possibili che coinvolgano la vasta gamma delle molteplici disabilità purtroppo presenti nel nostro territorio”.
Tra-Me è un progetto che utilizzerà l’arte come strumento di integrazione e relazione, il percorso infatti, che avrà una durata di un anno, prevederà la realizzazione di un laboratorio artistico, che verrà ospitato presso i locali dell’Istituto Gagini.
I ragazzi delle classi del Gagini durante il laboratorio, dopo un periodo di formazione, seguiti dal supporto dell’Unita Operativa di Neuropsichiatria dell’Infanzia e della Adolescenza dell’ASP di Siracusa, si prenderanno cura dei bambini autistici.
L’iniziativa, da un lato si pone l’obiettivo di costruire percorsi d’inclusione, dall’altro quello di sensibilizzare e costruire una cultura dell’Autismo in città volta a preservare e migliorare la qualità di vita di questi ragazzi in città.