Dal concerto evento dedicato al trentennale di Don Pino Puglisi alla tradizionale “Serata del tre” per un inno tra memoria, storia e fede
In occasione dei Festeggiamenti agatini, promossi dal Comitato ufficiale nato in seno al Comune della Città di Catania, il Coro Lirico Siciliano, diretto artisticamente e musicalmente da Francesco Costa, sarà protagonista di due eventi dalla ricca forza evocativa e che coniugano memoria, dovere etico, tradizione e soprattutto grande musica.
Per le celebrazioni del trentennale della morte del martire palermitano, Don Pino Puglisi, il 19 Gennaio, alle ore 21, presso la Chiesa di San Camillo in Catania, l’ente lirico siciliano proporrà un vero e proprio viaggio tra le melodie intime e immortali di autori siciliani di varie generazioni; dall’ottocento sino alla contemporaneità per un vero e proprio “inno” di libertà, un “grido” corale per consacrare la nostra terra quale “Terra degli Dei” e non quale “palcoscenico” di violenza e crudeltà; un concerto per esorcizzare, attraverso la parola, il canto e la musica di eminenti compositori della Trinacria, il timore e l’omertà e esaltare il rinnovamento e la rinascita. L’arte, dunque, diventa mezzo per valorizzare, diffondere bellezza e celebrare dovere civico e memoria.
Padre Puglisi, sacerdote della parrocchia San Gaetano (Brancaccio – Palermo), cominciò la sua opera contro la criminalità organizzata parlando ai giovani e aprendo il Centro Padre Nostro, togliendo così la bassa manovalanza alla criminalità organizzata. “Non sono un biblista, non sono un teologo, né un sociologo, sono soltanto uno che ha cercato di lavorare per il Regno di Dio”, diceva di sé, consapevole di essere ormai nel mirino della mafia, tanto che al suo assassino disse: “Me lo aspettavo”.
L’evento – spettacolo, ideato artisticamente dal direttore stabile della pluripremiata compagine, sarà impreziosito dalla drammaturgia e dalla voce recitante di Fabiola Arculeo, giovane attrice palermitana in continua e crescente ascesa nel panorama teatrale nazionale; <<una terra che è visione, che è sogno, maledizione e ispirazione. (dichiara la talentuosa Arculeo). Una terra che è madre, vergine, amante e assassina; che toglie e accoglie, che chiama e respinge. La stessa terra che abbraccia e spara, che schiaffeggia e tende la mano sull’orlo del baratro. Attraversando questa terra amata e amara faremo un viaggio in parole e musica, immaginando di vederla per la prima volta, novelli conquistatori e creatori di mondi, fino ad accompagnare nell’abbraccio di terra quei figli che per lei hanno dato la vita. Figli illustri, come Sant’Agata e Padre Puglisi, che nell’amore hanno trovato la dimensione eterna del ricordo e che con la loro luce continuano a illuminare questa terra>>.
Il concerto del prossimo 19 Gennaio, inoltre, sarà impreziosito dalla speciale partecipazione di Rita Botto e dei “Malarazza 100% Terrone” per una esclusiva contaminazione tra classica e contemporaneo; in tale occasione saranno eseguite, in prima assoluta mondiale, anche alcune pagine di rara bellezza di Frontini, Neglia e Neri per una costante opera di valorizzazione dell’immenso patrimonio immateriale che ha sempre connotato e continua a demarcare la tradizione culturale, artistica e musicale della Sicilia. Un percorso musicale interamente “made in Sicily” con composizioni di Battiato, Calì, Ferrauto, Moscuzza, Mulè, tra gli altri.
Altra grande innovazione delle festività 2024 riguarda il gran concerto lirico corale che annualmente si svolge il 3 Febbraio in una gremita e palpitante Piazza del Duomo in Catania. Tra tradizione, innovazione, avanguardia e riscoperta il Coro Lirico Siciliano, insieme alla brillante formazione orchestrale giovanile “Vincenzo Bellini” del Conservatorio etneo, diretta dalla sapiente bacchetta di Giuseppe Romeo, farà rivivere magiche atmosfere musicali di un tempo perduto in cui grandi compositori ed operisti impiegavano il loro genio per intessere le lodi canore della Martire catanese. Il programma prevede l’esecuzione di una sontuosa opera «Questa terra fortunata, consacrata dal tuo Sangue» composta nel 1886 da Francesco Paolo Frontini, apprezzato operista ed etnomusicologo, e che sarà riproposta in prima assoluta, nonché una parte dedicata alla musica liturgica con la suggestiva antifona «Stans beata Agatha» del maestro Filippo Tarallo, nota ai catanesi per via del tradizionale omaggio musicale che le monache benedettine tributano a S. Agata durante il transito del fercolo per via Crociferi; ed ancora la celebre composizione di Rosario Licciardello, “Inno del Centenario”, la devozionale “Coroncina” di Giuseppe Maugeri (nella elaborazione e in omaggio a Mons. Nunzio Schilirò, compianto maestro fondatore della Cappella Musicale del Duomo) e l’omaggio inedito di Marco Frisina alla martire catanese “Vergine buona”, composto proprio su commissione del Coro Lirico Siciliano.
L’accorato e partecipato omaggio per la Patrona della Città etnea, nella viglia della grande festa, continuerà, dopo i tradizionali e sontuosi giochi di fuoco e luci, con una vera e propria festa della musica e della sicilianità:
Rita Botto, Etta Scollo, Vincenzo Spampinato, Mario Incudine, I Lautari, Giuseppe Castiglia, con la conduzione di Salvo La Rosa, si esibiranno in un accattivante programma dalle sonorità inedite e dal sapore mediterraneo per rendere memorabile una notte che palpita di attesa, speranza e memoria. Immancabile anche il tributo a Franco Battiato da parte del Coro Lirico Siciliano per una vera e propria “cura” sotto le “meccaniche celesti” di una Catania raggiante che diverrà “centro permanente” di arte, storia e mito.